La tripla di Jaylen Brown che manda al supplementare gara-1 tra Celtics e Pacers fa discutere. Prima che l'ala biancoverde mandi a segno il tiro che poi risulterà decisivo per regalare ai suoi la vittoria 133-128, Indiana potrebbe commettere fallo e mandare un avversario in lunetta senza rischiare il canestro del possibile pareggio. La scelta di coach Carlisle riapre un dibattito in cui non manca di dire la sua anche uno dei grandi delusi di questi playoff
Quello che riguarda l'eventualità di fare fallo o meno sul possesso avversario quando si è avanti di 3 punti nel finale di gara è uno dei dibattiti più antichi e allo stesso tempo più attuali e caldi della NBA. Le scuole di pensiero sono fondamentalmente due: da una parte chi ritiene che sia meglio difendere senza fare fallo assumendosi il rischio della possibile tripla del pareggio, dall'altra chi sostiene che per sicurezza è sempre meglio mandare in lunetta gli avversari in modo che nella migliore delle ipotesi possano tornare a -1. Rick Carlisle, che nella notte ha deciso di non commettere fallo sull'ultimo attacco dei Celtics, poi conclusosi con la tripla dall'angolo di Jaylen Brown, propende evidentemente per la prima soluzione. La scelta di non mandare in lunetta Boston costa però ai suoi Pacers la sconfitta 133-128 al supplementare e, come era facilmente intuibile, le critiche di chi invece appartiene alla seconda scuola di pensiero. Tra questi c'è anche uno dei grandi delusi di questi playoff, LeBron James. Uscito al primo turno dopo il 4-1 subito dai suoi Lakers contro Denver, subito dopo la partita LeBron, che proprio nell scorse settimane è stato impegnato insieme a JJ Redick in un podcast che analizzava i dettagli e gli aspetti tattici del gioco del basket, ha voluto dire la sua su X. "E voi volete ancora sapere perché io farei ogni volta fallo invece di concedere una tripla??" ha scritto James, aggiungendo poi un emoji piuttosto esplicito.