Chris Paul avrebbe ancora un anno di contratto con Golden State, ma non sembra rientrare nei piani futuri della franchigia e gli Warriors possono uscire dall'accordo entro la fine di giugno. Se così fosse, l'ex Clippers e Suns diventerebbe free agent e la sponda gialloviola di Los Angeles potrebbe essere un approdo molto probabile. Anche perché ai Lakers Paul ritroverebbe l'amico di una vita LeBron James, insieme al quale provare un ultimo assalto al titolo
La stagione di Lakers e Warriors è finita da un pezzo e in modo parecchio amaro, ragion per cui è più che normale che sia nel sud che nel nord dello stato della California si inizi a pensare al futuro. Un futuro che, dal lato Golden State, non sembra contemplare la presenza a roster di Chris Paul. Il veterano, arrivato l'estate scorsa dopo essere stato sostanzialmente scaricato da Phoenix nella trade per Bradley Beal, sulla Baia ha vissuto un'annata assai poco appagante, per lui e per la squadra. Tecnicamente Paul avrebbe ancora un anno di contratto a 30.8 milioni di dollari, ma gli Warriors hanno tempo entro il prossimo 28 di giugno per uscire dall'accordo e di fatto liberarsi del giocatore. Se dal punto di vista tecnico Paul non è stato in grado di rappresentare quel valore aggiunto che Steve Kerr e soci si attendevano, dall'altro una delle necessità impellenti di Golden State riguarda lo spazio salariale, da liberare al più presto e in maniera sostanziosa. Tutti gli indizi, quindi, sembrano portare a una separazione, che potrebbe eventualmente avvenire anche via trade. L'ipotesi più probabile, però, al momento è quella che vede CP3 presentarsi come free agent all'apertura del mercato giocatori estivo.
Paul e i Lakers: promessi sposi da una vita
Negli ultimi giorni le voci di mercato, ribadite anche da Eric Pincus di "Bleacher Report", vorrebbero Paul e i Lakers ancora una volta promessi sposi. Il matrimonio, già praticamente fatto nel 2012 prima dell'ormai leggendario (e mai acclarato) veto alla trade tra Lakers, Rockets e Hornets da parte dell'allora commissioner David Stern, potrebbe infine farsi se CP3 dovesse davvero diventare free agent. Per Rob Pelinka la necessità è quella di alzare il più possibile il livello di talento di un roster che nel corso dell'ultima stagione ha mostrato tutti i suoi limiti, ragion per cui un Paul, presumibilmente con stipendio molto ridotto rispetto a quello percepito ora, farebbe comodo. A Los Angeles, d'altro canto, l'ex anche di OKC e Houston, ormai avviato verso i quarant'anni, avrebbe un ruolo limitato nel minutaggio e ritroverebbe LeBron James, con cui da sempre ha un rapporto di amicizia e stima reciproca. Dopo 12 anni, insomma, Paul potrebbe finalmente vestire gialloviola, magari coltivando la speranza che l'arrivo ai Lakers non si riveli troppo tardivo e viceversa gli regali il trampolino ideale verso il tanto agognato titolo NBA, fin qui sempre sfuggitogli.