Secondo quanto riportato da ESPN e The Athletic, i Detroit Pistons stanno finalizzando l’accordo che porterà Trajan Langdon a diventare il nuovo presidente delle operazioni cestistiche, di fatto il nuovo capo della dirigenza. Sarà lui a prendere una decisione sul futuro del GM Troy Weaver e, soprattutto, sull’allenatore Monty Williams, che nonostante il contratto faraonico può essere esonerato. Da decifrare anche il futuro di Simone Fontecchio alla luce di questo cambiamento
Una stagione da appena 14 vittorie e una striscia storica di 28 sconfitte consecutive non può passare senza grossi scossoni all’interno della franchigia. Per questo il proprietario dei Detroit Pistons Tom Gores ha deciso di cercare un nuovo capo per la dirigenza della squadra al quale affidare la ricostruzione, individuandolo in Trajan Langdon. Secondo quanto riportato da ESPN e The Athletic, i Pistons stanno finalizzando l’accordo che porterà Langdon a diventare il nuovo Presidente delle Operazioni Cestistiche, di fatto il nuovo capo della dirigenza a diretto contatto con il proprietario. Langdon, 48 anni, al termine della sua carriera da giocatore (tre anni con i Cleveland Cavaliers in NBA ma soprattutto un’esperienza leggendaria in Europa cominciata con un anno alla Benetton Treviso nel 2002-03, vincendo poi due Euroleghe con il CSKA Mosca, un titolo di MVP delle Final Four e l’inclusione nel quintetto ideale degli anni 2000) ha lavorato per tre anni ai Brooklyn Nets come assistente di Sean Marks e soprattutto per cinque stagioni ai New Orleans Pelicans con David Griffin, segnalandosi per il suo fiuto nella selezione al Draft.
Troy Weaver e Monty Williams a rischio
Prima di tutto però dovrà decidere cosa fare di quelli che fino a ieri erano i due personaggi di riferimento all’interno della franchigia. Langdon, infatti, incontrerà sia il General Manager Troy Weaver che l’allenatore Monty Williams, e avrà la facoltà di sollevarli dal loro incarico se riterrà che sia la conclusione più giusta per cambiare l’andamento della franchigia. Un eventuale licenziamento di Williams, in particolare, sarebbe clamoroso: solamente lo scorso anno i Pistons lo hanno convinto a firmare con un contratto faraonico, sul quale rimangono ancora 60 milioni di dollari nei prossimi anni. Ciò nonostante, secondo The Athletic il proprietario Gores è pronto a farsene carico se Langdon deciderà di prendere un nuovo coach.
approfondimento
Monty Williams è il nuovo allenatore di Detroit
Le prime mosse di Langdon ai Pistons: che impatto avrà su Fontecchio?
I Pistons hanno avuto ancora una volta sfortuna nella notte della Lottery del Draft, vedendosi scavalcare da altre quattro franchigie e finendo con la scelta numero 5, lo scenario peggiore per una squadra che chiude col peggior record della NBA. Sarà Langdon in questo mese che ci separa dal Draft — in diretta su Sky Sport il 27 (con il primo giro commentato anche in replica in italiano) e il 28 giugno — a decidere cosa fare con la 5, dove i Pistons sono spesso accostati all’ala Matas Buzelis del G League Ignite. Una volta gestito il Draft, Langdon dovrà decidere anche come muoversi sul mercato dei free agent, nel quale i Pistons hanno potenzialmente 62 milioni di dollari da spendere: una delle priorità della franchigia è rifirmare Simone Fontecchio, ma bisogna ricordare che è stato Weaver a scambiare per prenderlo dagli Utah Jazz e non Langdon, che potrebbe avere un’opinione differente sul contratto da dargli. Se ne saprà di nella prossima settimana, quando il contratto di Langdon dovrebbe essere firmato e soprattutto a luglio quando si aprirà il mercato dei free agent.