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NBA, Towns disastroso in finale di conference: anche in tv lo prendono in giro

NBA
©Getty

Per la terza partita consecutiva Karl-Anthony Towns ha giocato malissimo, chiudendo con 14 punti e 11 rimbalzi ma con 5/18 al tiro di cui 0/8 da tre punti e -12 di plus-minus. Dopo la partita ha provato a scrollarsi di dosso il momento negativo sostenendo di tirare 1.500 volte al giorno, venendo preso in giro in diretta tv nazionale dagli ex giocatori di TNT: "È una bugia"

Doveva essere la serie della consacrazione per Karl-Anthony Towns e i Minnesota Timberwolves, invece si sta trasformando nella serie dei dubbi e delle prese in giro. Dopo aver ben figurato nelle prime due serie contro Phoenix e Denver, il lungo domenicano è finito in un terribile slump al tiro contro i Mavericks, realizzando appena 15 dei 54 tiri tentati nelle prime tre partite e sparendo progressivamente dal campo, mostrando anche tutti i difetti di decision making che lo hanno accompagnato in carriera. Dopo essere stato messo in panchina nel finale di gara-2 in favore di Naz Reid, anche in gara-3 Towns non è riuscito a essere efficace, segnando appena 5 dei 18 tiri tentati con uno 0/8 da tre che non gli era mai capitato in carriera. Il suo 13.6% dall’arco è la peggior percentuale da tre nella storia delle finali di conference tra quelli che hanno almeno 5 tentativi, un trend che per la verità era cominciato già nelle ultime quattro partite della serie contro Denver (4/19 da gara-4 in poi). E dire che invece nelle prime 7 gare dei playoff tra Suns e Nuggets Towns aveva tirato in maniera eccezionale, realizzando 18 delle 31 triple tentate — cifre decisamente più degne del titolo di "miglior lungo tiratore di tutti i tempi" che lui stesso si è dato.

Towns: "Tiro 1.500 volte al giorno". Ma su TNT viene deriso

Il suo allenatore Chris Finch, pur lodandone l’impegno difensivo per non affossarlo definitivamente, ha detto che Towns è in difficoltà in questo momento, mentre il domenicano davanti ai microfoni ha mixato in parti uguali una certa dose di rifiuto dei suoi problemi e di speranza di invertire la rotta. "Ogni singolo giorno tiro 1.500 volte. Nei playoff stavo tirando benissimo. La mia fiducia è sempre ai massimi livelli ed è un peccato che certi tiri che mi prendo non vadano dentro. È dura. Non voglio sorridere, ma puoi solo riderci su. È molto deludente". Come se non bastasse il campo, anche fuori Towns sta venendo massacrato: il numero di 1.500 tiri al giorno in particolare è stato preso in giro dagli ex giocatori di TNT (Shaquille O’Neal, Charles Barkley e Kenny Smith, a cui in questi playoff si è unito anche Draymond Green), che hanno smontato l’idea che tenti così tanti tiri ogni singolo giorno. "Nessuno tira 1.500 volte al giorno. Per segnare 300 tiri ci vogliono circa 40-45 minuti, perciò se ne tenti 1.500 ci vogliono almeno due ore e mezza. Più gli allenamenti, shootaround, palestra, recupero e tutto il resto. Sì, è una str..a" ha sentenziato Kenny Smith. "Se tira 1.500 volte al giorno da tre… è un problema" ha detto invece Barkley. "Perché lui sostiene di essere un grande tiratore, ma non sta tirando bene adesso. Perciò deve trovare altri modi per segnare, avvicinandosi a canestro". "A me preoccupa che non sia deluso di se stesso" ha detto invece O’Neal. "Il fatto che non sia distrutto al pensiero che sta per subire un cappotto mi dice che non è ancora pronto. Posso parlare per esperienza visto che sono stato eliminato cinque volte senza vincere neanche una partita: dopo quelle serie nessuno doveva avvicinarsi a me, o a Kobe Bryant, o a Penny Hardaway perché li avremmo mangiati. Con KAT non ho la stessa sensazione".

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