Nelle prime tre partite delle finali della Western Conference Anthony Edwards non era riuscito a incidere come avrebbe voluto e i Timberwolves erano andati sotto 0-3. Con di fronte lo spettro dell'eliminazione e del "cappotto" da parte di Dallas, in gara-4 Ant ha trascinato i suoi alla vittoria sfiorando la tripla doppia da 29 punti, 10 rimbalzi e 9 assist. E nel dopo partita ha giustificato la sua prestazione con una celebre citazione del suo idolo
Per tutta la prima parte dei playoff, mentre i suoi Timberwolves spazzavano via Phoenix e quindi rimontavano e eliminavano i Nuggets campioni in carica, i paragoni tra Anthony Edwards e Michael Jordan si sprecavano. Tanto che era stato il diretto interessato a chiedere pubblicamente di smetterla, perché la giovane stella di Minnesota sapeva bene di essere ancora molto lontano dalle vette raggiunte dal suo idolo. L'inizio assai difficile delle finali della Western Conference aveva finito per accontentare Edwards in questo senso, perché le prestazioni sotto le attese dei primi tre capitoli della serie avevano smorzato l'entusiasmo che l'aveva accompaganto fin lì. Poi, nella notte, è arrivata gara-4, dove Ant ha sfiorato la tripla doppia con 29 punti, 10 rimbalzi e 9 assist e ha segnato un canestro decisivo nel finale, portando i suoi alla vittoria ed evitando di subire il classico e doloroso "cappotto". E nel dopo partita, a tirare in ballo, seppur velatamente, MJ, è stato proprio Edwards.
Prenderla sul personale, la versione di Ant
Il meme, reso iconico dopo il successo planetario della docu-serie "The Last Dance", è ormai parte integrante del vocabolario di giocatori, tifosi e addetti ai lavori: Jordan che riguarda una sua grande prestazione e la giustifica sostenendo che per lui si fosse trasformato tutto in una faccenda personale. Si tratta dello stesso tipo di motivazione a cui pare essere ricorso Edwards prima di gara-4. "Anche se sono arrivato ai playoff solo tre volte, non ho mai subito un cappotto" ha dichiarato Ant dopo la vittoria 105-100 che ha salvato, almeno per il momento, Minnesota, "l'ho presa sul personale: di certo non volevo subirlo qui sul loro campo". E la stella dei T'Wolves ha quindi aggiunto "Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, volevamo solo vincerne una e prolungare la serie". E anche questa, in un certo senso, è stata una dichiarazione "alla Jordan".