
NBA, le squadre campioni più dominanti dal 1998 a oggi: dove finirebbero i Celtics?
Sono passati 26 anni dall’ultimo titolo di Michael Jordan con i Chicago Bulls, nell’indimenticabile gara-6 del 1998 a Salt Lake City. Da quel giorno sono state incoronate 25 squadre campioni diverse, a cui presto potrebbero aggiungersi i Boston Celtics, avanti 3-0 nella serie finale sui Dallas Mavericks (gara-4 stanotte alle 2.30 su Sky). Kevin Pelton di ESPN ha messo in classifica le squadre campioni di questo ultimo quarto di secolo pesando sia i risultati in regular season che il dominio ai playoff

25. MIAMI HEAT 2005-06
- Differenziale ESPN: +5.7
- Differenziale in regular season: +3.9
- Differenziale ai playoff: +7.6

Qualcuno doveva pur arrivare ultimo, e una regular season da 52 vittorie (buona, ma non strepitosa: l’anno prima ne avevano vinte 59) fa arrivare gli Heat del 2006 all’ultimo posto di questa classifica. Nel loro percorso ai playoff hanno però battuto una squadra da 64 vittorie come i Pistons e una da 60 come i Mavs, pur cavandosela spesso sul finale (scarto medio delle partite +3.8, il secondo peggiore delle squadre campioni dal 1998 a oggi)

24. DENVER NUGGETS 2022-23
- Differenziale ESPN: +6.1
- Differenziale in regular season: +3.3
- Differenziale ai playoff: +8.9

Le 53 vittorie accumulate in regular season non fanno figurare benissimo i Nuggets in questa classifica, ma il loro 16-4 di record ai playoff è al di sopra di ogni sospetto, con il loro differenziale di +8.9 che si posiziona al sesto posto di questa classifica. A pesare sull’algoritmo di ESPN è aver battuto tre squadre uscite dal play-in (Minnesota, Lakers e Miami) sulla strada per il titolo, affrontando quindi squadre che non avevano incantato in regular season

23. LOS ANGELES LAKERS 2009-10
- Differenziale ESPN: +6.4
- Differenziale in regular season: +4.7
- Differenziale ai playoff: +8.1

Né i Lakers del 2010 né i loro avversari dei Boston Celtics in finale ebbero una regular season di alto livello, risparmiando le energie per una finale che sembrava inevitabile un po’ per tutti, visto che avevano vinto i due titoli precedenti. Ne venne fuori una finale epica risolta solo a gara-7, ma ai numeri non interessano le emozioni e il ricordo che hanno lasciato

22. LOS ANGELES LAKERS 2019-20
- Differenziale ESPN: +7.2
- Differenziale in regular season: +5.8
- Differenziale ai playoff: +8.6

Più che una colpa dei Lakers, a tirarli giù è il fatto che gli Heat affrontati in finale non avevano un "curriculum" così impressionante in regular season, facendo risultate il loro cammino fino al titolo "semplice" rispetto alla concorrenza di questa classifica. In ogni caso quei Lakers vinsero 16 delle 21 partite di playoff disputate nella bolla di Orlando, un risultato tutt’altro che banale

21. MILWAUKEE BUCKS 2020-21
- Differenziale ESPN: +7.3
- Differenziale in regular season: +5.9
- Differenziale ai playoff: +8.6

Dopo essere andati a un passo dall’eliminazione, dovendo vincere gara-7 in trasferta all’overtime sul campo dei Brooklyn Nets al secondo turno, i Bucks hanno legittimato il loro titolo rimontando da 0-2 nelle Finals contro Phoenix, vincendo le ultime quattro partite della stagione in maniera sempre più convincente

20. DALLAS MAVERICKS 2010-11
- Differenziale ESPN: +7.3
- Differenziale in regular season: +4.2
- Differenziale ai playoff: +10.4

Il differenziale in regular season è il terzo più basso di questa classifica, ma ai playoff hanno eliminato i Lakers campioni in carica con un perentorio 4-0 senza fattore campo a favore e poi battuto i Miami Heat dei Big Three con una serie finale memorabile, pur avendo rischiato seriamente di finire sotto 0-2 nelle prime due gare

19. SAN ANTONIO SPURS 2002-03
- Differenziale ESPN: +7.5
- Differenziale in regular season: +5.4
- Differenziale ai playoff: +9.6

Delle cinque squadre campioni nell’era Duncan-Popovich, questa è quella con il differenziale peggiore in regular season — e parliamo di una squadra capace di vincere 60 partite, miglior record della NBA quell’anno. Ai playoff hanno vinto tutte le loro serie in sei partite, tra cui le finali di conference contro una Dallas che aveva il miglior differenziale su 100 possessi della lega

18. GOLDEN STATE WARRIORS 2021-22
- Differenziale ESPN: +7.7
- Differenziale in regular season: +5.5
- Differenziale ai playoff: +9.9

Gli infortuni di Curry e Green in regular season li hanno limitati a sole 53 vittorie, peggior dato delle loro squadre capaci di arrivare in finale. Ai playoff però la storia è stata diversa, e solo un paio di vittorie pesanti (tipo il -39 subito in gara-5 contro Memphis) impediscono loro di avere un differenziale in doppia cifra per la post-season

17. DETROIT PISTONS 2003-04
- Differenziale ESPN: +7.8
- Differenziale in regular season: +5.8
- Differenziale ai playoff: +9.7

L’arrivo di Rasheed Wallace a metà stagione ha cambiato la squadra, rendendola molto più pericolosa delle 54 vittorie accumulate in regular season. La loro difesa granitica ha tenuto a bada una Indiana da 61 vittorie in finale di conference, nonché battuto sonoramente i Lakers di Shaq, Kobe, Malone e Payton in finale con un 4-1 senza appello

16. LOS ANGELES LAKERS 1999-2000
- Differenziale ESPN: +7.9
- Differenziale in regular season: +8.5
- Differenziale ai playoff: +7.3

In questo caso la regular season — la prima con Phil Jackson alla guida della squadra — è stata molto migliore dei playoff, posizionandosi al quarto posto tra le squadre campioni dell’era post-Jordan- Sia al primo turno che soprattutto in finale di conference contro Portland (rimontando nel quarto periodo di gara-7 in maniera rocambolesca) rendono il loro +2.3 di margine di vittoria il più basso per le squadre campioni in epoca moderna

15. SAN ANTONIO SPURS 2004-05
- Differenziale ESPN: +8
- Differenziale in regular season: +7.8
- Differenziale ai playoff: +8.1

Il terzo titolo dell’era Duncan-Popovich aveva già visto passare parte delle responsabilità offensive nelle mani di Tony Parker e Manu Ginobili, ma gli Spurs di quell’anno riuscirono a replicare quanto di buono visto in regular season anche ai playoff nonostante l’opposizione dei Suns da 62 vittorie in finale di conference e soprattutto dei Pistons campioni in carica in una finale decisa solo in gara-7

14. TORONTO RAPTORS 2018-19
- Differenziale ESPN: +8.2
- Differenziale in regular season: +6.1
- Differenziale ai playoff: +10.2

Dopo una regular season passata soprattutto a gestire il ginocchio delicato di Kawhi Leonard, i Raptors hanno cambiato marcia ai playoff, pur avendo bisogno di un canestro miracoloso per battere i Philadelphia 76ers al secondo turno. I canadesi hanno poi vinto quattro partite in fila per ribaltare lo 0-2 iniziale contro Milwaukee, approfittando poi degli infortuni di Kevin Durant e Klay Thompson per conquistare il primo titolo della loro storia

13. SAN ANTONIO SPURS 2006-07
- Differenziale ESPN: +8.2
- Differenziale in regular season: +8.4
- Differenziale ai playoff: +8.0

Un paio di upset sorprendenti ha permesso loro di dover affrontare una Utah da 51 vittorie e una Cleveland da 50 nelle ultime due serie per arrivare al titolo, rendendo il loro percorso un po’ più semplice. Aver superato una Phoenix da 61 vittorie al secondo turno però è stato tutt’altro che facile, per quanto su quella serie pesi la sospensione di Boris Diaw e Amar’e Stoudemire per gara-5 con la serie in parità sul 2-2

12. LOS ANGELES LAKERS 2001-02
- Differenziale ESPN: +8.3
- Differenziale in regular season: +7.1
- Differenziale ai playoff: +9.6

Quell’anno nella Western Conference tre squadre vinsero più di 58 partite: i Lakers dovettero eliminare sia Sacramento che San Antonio, le altre due di questa lista, per conquistare il terzo titolo consecutivo di inizio anni 2000, un percorso tutt’altro che semplice per Shaquille O’Neal e Kobe Bryant

11. MIAMI HEAT 2011-12
- Differenziale ESPN: +8.4
- Differenziale in regular season: +6
- Differenziale ai playoff: +10.7

Il ritorno di Chris Bosh da un infortunio addominale e soprattutto il suo spostamento nel ruolo di 5 tattico cambiò la storia di quegli Heat e un po’ della NBA, aprendo l’era dello small ball e rimontando da sotto 3-2 nella serie di finale di conference contro Boston. Dopo essere andati sotto 0-1 anche in finale con OKC, LeBron James vinse il suo primo titolo con quattro successi in fila per chiudere la serie senza fattore campo a favore

10. MIAMI HEAT 2012-13
- Differenziale ESPN: +8.6
- Differenziale in regular season: +7.9
- Differenziale ai playoff: +9.4

Nessuna squadra campione è andata tanto vicino alla sconfitta come gli Heat del 2013, che hanno avuto bisogno del miracolo di Ray Allen in gara-6 per evitare l’eliminazione per mano degli Spurs. Rispetto all’anno precedente la regular season è stata molto più impressionante, con una striscia di 27 successi consecutivi — la più lunga degli ultimi 50 anni di NBA, dietro solo alle 33 dei Lakers del 1971-72

9. SAN ANTONIO SPURS 1998-99
- Differenziale ESPN: +8.9
- Differenziale in regular season: +8.1
- Differenziale ai playoff: +9.8

Nonostante la regular season accorciata a 50 vittorie, gli Spurs sono stati la miglior squadra di quell’anno, vincendo l’equivalente di 61 gare in una stagione completa e superando con uno “sweep” sia i Blazers che i Lakers nei playoff della Western Conference, oltre a smaltire in cinque partite le finali contro i New York Knicks

8. BOSTON CELTICS 2007-08
- Differenziale ESPN: +9.1
- Differenziale in regular season: +10.3
- Differenziale ai playoff: +8

Dalle 24 vittorie del 2007 alle 66 del 2008 ci passano gli arrivi in pompa magna di Kevin Garnett e Ray Allen, piazzandosi al terzo posto di questa classifica per rendimento in regular season. I playoff sono stati meno impressionanti, avendo bisogno di sette partite nei primi due turni per superare Atlanta e Cleveland, salvo poi smaltire in 6 gare una versione dei Lakers molto simile a quella capace di vincere un anno dopo

7. LOS ANGELES LAKERS 2008-09
- Differenziale ESPN: +9.5
- Differenziale in regular season: +7.7
- Differenziale ai playoff: +11.4

Dopo la delusione della sconfitta nell’anno precedente, i Lakers del 2009 disputarono una buonissima regular season per poi eccellere anche ai playoff, superando una Houston combattiva in sette partite al secondo turno ma riuscendo a battere i Magic in finale solamente in cinque, tornando in vetta alla NBA a 7 anni di distanza dall’ultimo titolo

6. GOLDEN STATE WARRIORS 2017-18
- Differenziale ESPN: +10
- Differenziale in regular season: +6
- Differenziale ai playoff: +14

Pur vincendo ben nove partite in meno in regular season rispetto ai tre anni precedenti, quegli Warriors cambiarono marcia ai playoff pur dovendo rimontare da 3-2 sotto in finale di conference contro una Houston Rockets da 64 vittorie, conquistando gara-7 in trasferta. I 51 punti di LeBron James in gara-1 alle Finals furono l’unico ostacolo verso uno sweep per il secondo titolo consecutivo, il terzo in quattro anni

5. CLEVELAND CAVALIERS 2015-16
- Differenziale ESPN: +10.1
- Differenziale in regular season: +6
- Differenziale ai playoff: +14.3

Dopo una regular season tumultuosa per infortuni e avvicendamenti in panchina, quei Cavs riuscirono a salire di tono ai playoff, soprattutto con la leggendaria rimonta da 1-3 alle Finals contro i Golden State Warriors delle 73 vittorie in regular season (record ogni epoca) come mai nessuno prima di loro, vincendo gara-7 fuori casa. Il loro differenziale ai playoff “aggiustato” sulla qualità degli avversari è il terzo più alto di questa classifica

4. GOLDEN STATE WARRIORS 2014-15
- Differenziale ESPN: +10.5
- Differenziale in regular season: +10.1
- Differenziale ai playoff: +11

I primi Warriors campioni forse non sono forti quanto quelli con Kevin Durant nel motore, ma rimangono una squadra capace di dominare la regular season e ancor di più i playoff, conquistando l’anello in finale contro una Cleveland priva di Irving e Love. Dal 1998 a oggi sono l’unica squadra ad avere un differenziale in doppia cifra sia in regular season che ai playoff

3. SAN ANTONIO SPURS 2013-14
- Differenziale ESPN: +10.7
- Differenziale in regular season: +7.7
- Differenziale ai playoff: +13.6

Eccellenti in regular season con 62 vittorie ma addirittura strepitosi ai playoff, battendo i Miami Heat due volte campioni in carica con un +57 nelle ultime tre partite che rappresentano uno dei punti più alti di pallacanestro visti alle Finals. Già in precedenza comunque eliminare Dallas (in 7 partite), Portland (in 5) e Oklahoma City (in 6) è stato un percorso tutt’altro che semplice

2. LOS ANGELES LAKERS 2000-01
- Differenziale ESPN: +10.8
- Differenziale in regular season: +3.4
- Differenziale ai playoff: +18.3

Nessuna squadra ha “premuto il bottone” quanto i Lakers del 2001, sonnacchiosi in regular season (11 vittorie in meno rispetto all’anno precedente) ma assolutamente dominanti ai playoff, perdendo solo una partita — peraltro al supplementare — a fronte di 15 successi per confermarsi come campioni NBA. Nel loro percorso hanno battuto altre tre squadre che avevano vinto almeno 55 partite e una Portland da 50 vittorie dopo le finali di conference dell’anno precedente: la loro è la miglior “post-season run” degli ultimi 25 anni

1. GOLDEN STATE WARRIORS 2016-17
- Differenziale ESPN: +14.3
- Differenziale in regular season: +11.6
- Differenziale ai playoff: +17

Cosa succede quando a una squadra da 73 vittorie aggiungi Kevin Durant nel prime della sua carriera? Il risultato è inevitabilmente una delle squadre più forti di sempre, nonché chiaramente la migliore degli ultimi 25 anni. Dopo aver vinto 67 partite in regular season (settima miglior performance nella storia NBA), quei Warriors vinsero 15 partite in fila “sweepando” una Western Conference competitiva, perdendo solo gara-4 a Cleveland prima di chiudere la serie in cinque gare, suggellando una stagione memorabile

E I CELTICS DI QUEST’ANNO?
- Le 64 vittorie accumulate dai biancoverdi in regular season pareggiano il miglior record degli ultimi sei anni (Houston nel 2017-18), con un differenziale di +11.3 (solo gli Warriors del 2017 meglio di loro). Ai playoff hanno avuto finora un differenziale di +10.6 punti, terza miglior prestazione dietro solo a Golden State sempre nel 2017 e i Lakers del 2001, le due squadre in vetta questa classifica. Unendo i due dati, il loro +12.1 si posizionerebbe al secondo posto tra le migliori squadre dell’era post-Chicago Bulls di Michael Jordan