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NBA Finals, Dereck Lively come Magic Johnson, e la prima tripla è per la mamma scomparsa

NBA
©Getty

La seconda doppia doppia nella serie di Dereck Lively gli permette di raggiungere nientemeno che Magic Johnson, unico altro rookie nella storia NBA a realizzare due doppie doppie consecutive in una serie di finale. Nel primo quarto Lively ha anche realizzato la sua prima tripla della carriera in NBA, dedicandola alla madre scomparsa nel corso di questa stagione

Dereck Lively è uno dei grandi protagonisti della cavalcata ai playoff dei Dallas Mavericks, nonostante la giovanissima età (20 anni compiuti a febbraio) e il fatto che si tratti pur sempre della sua prima stagione da professionista. Dopo due partite comprensibilmente difficili a Boston per aprire la serie, nelle due gare di casa il lungo dei Mavs è tornato ad avere un impatto enorme sul parquet, facendo seguito alla doppia doppia di gara-3 (11 punti e 13 rimbalzi) ad un’altra prova maiuscola da 11 punti e 12 rimbalzi, di cui ben 7 in attacco (più dei 4 messi assieme da tutti i Boston Celtics). La sua energia e la sua attività sotto canestro hanno fatto la differenza, permettendogli di raggiungere un’autentica leggenda del gioco: per trovare un’altra matricola in grado di realizzare due doppie doppie consecutive in una serie di finale bisogna risalire infatti al 1980, quando Magic Johnson ne realizzò cinque in tutto (con anche una tripla doppia) contro i Philadelphia 76ers, in una serie suggellata dal suo storico 42+15+7 in trasferta in gara-6 senza poter contare su Kareem Abdul-Jabbar.

Lively, prima tripla con dedica a mamma Kathy: "Mi ha aiutato a segnarla"

Nessuno ovviamente chiede a Lively di realizzare 40 punti in una partita di finale, ma intanto in gara-4 ha aggiunto un pezzettino del suo repertorio che non avevamo ancora visto. A metà primo quarto, con i suoi Mavs sotto nel punteggio per 11-10, Lively ha realizzato la prima tripla della sua carriera in NBA segnando in bello stile dall’angolo dopo essere stato lasciato solo dalla difesa di Boston che lo ha sfidato al tiro. Sarà un caso, ma da lì in poi i Mavs non sono più tornati sotto nel punteggio, fino al +38 con cui hanno rifilato ai Celtics una delle tre peggiori sconfitte nella storia delle Finals. Davvero un bel momento per sbloccarsi dopo che in stagione aveva sbagliato le uniche due conclusioni tentate con i piedi dietro l’arco, per quanto in fase di avvicinamento al Draft di lui si parlasse anche come potenziale tiratore a lungo termine (al liceo tirava da tre e neanche così male). "È dedicato a lei" ha detto Lively in conferenza stampa, indicando il cielo e facendo riferimento alla madre Kathy Drisdale, scomparsa a 53 anni lo scorso aprile per un cancro. "Mi ha aiutato a segnare quella e mi aiuterà a segnarne molte altre, così come mi ha aiutato ai tiri liberi e a leggere bene il gioco". Lively è diventato il più giovane giocatore nella storia delle Finals a realizzare un tiro da tre punti, anche perché non capita spesso che giocatori di 20 anni siano anche solo in campo nell’appuntamento più importante della stagione. Lively c’è e si è visto, e ora che è definitivamente entrato nella serie anche Boston dovrà farci i conti in gara-5, prevista nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 giugno alle 2.30 in diretta su Sky Sport.

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