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NBA, Bronny James verso il Draft: le tre destinazioni gradite al figlio di LeBron

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Manca una settimana al Draft e uno dei nomi più discussi rimane quello di Bronny James, la cui posizione tra le scelte continua a oscillare. Che il figlio di LeBron non sia un prospetto come tutti gli altri è evidente, tanto che, pur rischiando fortemente di finire al secondo giro, Bronny pare aver rifiutato di sottoporsi ai provini con le squadre in cui non gradirebbe giocare. Le destinazioni plausibili per lui paiono quindi ridursi a Los Angeles, con il padre, Phoenix e Dallas

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In un Draft dove sembra mancare un prospetto in grado di monopolizzare l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori, una buona fetta delle discussioni che riguardano l’ordine di scelte che verranno chiamate il prossimo 26 e 27 giugno si focalizza su Bronny James. Non tanto per il talento in sé, perché il figlio di LeBron è valutato al massimo come una scelta da secondo giro, ma per il bagaglio in termini di attesa mediaticache il ragazzo porta inevitabilmente sulle spalle. E Bronny, che nel corso degli ultimi dodici mesi ha dovuto superare lo spaventoso arresto cardiaco in allenamento a USC della scorsa estate, sembra voler usare la leva della notorietà di famiglia per orientare la sua destinazione in NBA. Al contrario di quanto succede normalmente per prospetti di quel calibro, infatti, James pare aver rifiutato le richieste di provino arrivateda squadre a lui (e all’agente Rich Paul, che condivide con il padre) sgradite. A una settimana dal momento fatidico, quindi le candidate in lizza per accaparrarsi Bronny sarebbero essenzialmente due, con una terza a recitare il ruolo di outsider.

Con papà, ma con l’orizzonte aperto verso l’Arizona e il Texas

Al di là delle dichiarazioni di rito delle parti coinvolte, l’opzione più probabile e anche quella preferita da Bronny rimane a tinte gialloviola. Giocare con LeBron è un sogno sia per il padre che per il figlio e i Lakers, che al Draft avranno la scelta numero 17 e quella numero 55, potrebbero usare la seconda per esaudirlo. A essere interessati a Bronny, però, sono anche i Suns, titolari della 22° scelta assoluta e in cerca di contratti a cifre contenute con cui costruire il supporting cast attorno ai loro big three. E Phoenix è in effetti l’unica altra squadra oltre ai Lakers per cui Bronny ha accettato di effettuare un provino, mentre le altre richieste arrivate da diverse franchigie potenzialmente interessate pare siano state rispedite al mittente. L’impressione è quindi che per Bronny gli scenari siano due: ai Lakers con papà LeBron o in Arizona con Beal, Booker e Durant. Secondo voci insistenti, però, ci sarebbe anche una terza opzione che porta in Texas, dalle parti dei freschi vicecampioni NBA. Anche i Mavs, infatti, parrebbero tentati dal chiamare il nome di Bronny qualora arrivati alla scelta numero 58, l’unica che Dallas avrà al prossimo Draft, fosse ancora disponibile. Quella di Mark Cuban e soci sarebbe una scelta fatta con il chiaro obiettivo di tentare LeBron a unire le forze con Doncic e con il vecchio sodale Irving, per unire al sogno di giocare con il figlio quello di provare a vincere il 5° titolo in carriera.

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