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Mercato NBA, Sacramento conferma Malik Monk con un contratto di 4 anni

NBA
©Getty

I Sacramento Kings si sono assicurati il ritorno del loro principale free agent dell'estate, confermando Malik Monk con un quadriennale da 78 milioni di dollari (con player option sull'ultima stagione), il massimo che la franchiga poteva offrire per le regole della NBA. Una firma non banale, visto che ci si aspettava che potesse "comandare" un contratto maggiore sul mercato, ma Monk ha preferito rimanere con i californiani

In casa Sacramento Kings avranno tirato un bel sospiro di sollievo nella giornata di ieri, quando il loro principale obiettivo di mercato è stato raggiunto. Le regole del contratto collettivo, infatti, impedivano alla franchigia californiana di offrire più di 78 milioni di dollari in quattro anni a Malik Monk, visto che con soli due anni di permanenza in squadra non aveva ancora maturato i "Bird Rights" pieni per poter rifirmare a cifre più alte. Dopo una splendida annata dal punto di vista personale, culminata col secondo posto nella classifica del Sesto Uomo dell'Anno alle spalle solamente di Naz Reid, era concreto il timore che Monk potesse "comandare" un contratto superiore ai 20 milioni di dollari sul mercato dei free agent, ma per fortuna dei Kings così non è stato. 

Perché Monk ha deciso di rimanere a Sacramento

Come comunicato dai suoi agenti Jeff Schwartz e Marcus Monk di Excel Sports a Adrian Wojnarowski di ESPN, Monk ha accettato il quadriennale da 78 milioni messo sul tavolo dai Kings, con l'ultima stagione in player option così da potersi ripresentare sul mercato dei free agent a 29 anni di età e con un salary cap decisamente superiore a quello attuale. Monk ha deciso di restare nella franchigia in cui si è trovato benissimo nelle ultime due stagioni, al fianco di un suo grande amico sin dai tempi del college come De'Aaron Fox e con la concreta possibilità di partire titolare il prossimo anno, visto che il titolare nel suo ruolo Kevin Huerter si è infortunato alla spalla ed è reduce da una pessima stagione. Può darsi che Monk abbia scelto una soluzione "di comodo" invece di ricominciare da un'altra parte al netto di un contratto che poteva essere più remunerativo, come ad esempio a Detroit (che ha più di 60 milioni di dollari di spazio salariale e avrebbe avuto bisogno di un giocatore come Monk). Ora i Kings cercheranno di migliorare il resto della squadra, possibilmente anche cedendo la 13^ scelta al Draft per trovare un'ala che si incastri meglio tra Keegan Murray e Domantas Sabonis al posto di Harrison Barnes, arrivato al suo ultimo anno di contratto.

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