Quello che poteva essere uno dei grandi movimenti di mercato dell’estate sembra ormai essere svanito: secondo quanto riportato da Shams Charania di The Athletic, l’interesse dei Philadelphia 76ers per Paul George è “significativamente scemato” negli ultimi giorni, così come non interessa la pista che porta a Zach LaVine. Sul cambio di rotta potrebbe aver influito il pessimo modo in cui si sono lasciati Daryl Morey e James Harden
Joel Embiid ci ha provato seriamente e pubblicamente, presentandosi a sorpresa a Dallas per gara-4 per partecipare allo show pre-partita di ESPN al fianco di Paul George, in una mossa che sapeva tanto di invito a raggiungerlo ai Philadelphia 76ers. È noto infatti che PG13 sia il pezzo pregiato del mercato dei free agent di quest’anno, visto che non ha ancora trovato l’accordo con gli LA Clippers per rinnovare il suo contratto, e i Sixers sono una delle squadre con più spazio salariale in giro per la lega. L’interesse della franchigia della Pennsylvania, però, sembra essere svanito: secondo quanto riportato da Shams Charania di The Athletic, "l'interesse dei 76ers nel firmare Paul George è diminuito significativamente negli ultimi giorni" e "ci si aspetta che la franchigia sia aggressiva altrove in avvicinamento al Draft con la flessibilità salariale e gli asset a disposizione". Ovviamente questa è la versione che esce da Philadelphia: potrebbe anche darsi che George sia molto vicino a rinnovare il suo contratto con i Clippers, che lo hanno già usato come testimonial per il lancio delle nuove divise e non possono permettersi di perdere un All-Star del suo calibro senza nessun modo realistico di poterlo sostituire, motivo per cui con ogni probabilità cederanno e accontenteranno le richieste di PG13 pensando eventualmente a una cessione negli anni a venire se le cose non dovessero funzionare.
C’è anche Harden dietro al no di Paul George?
Nell’ultima puntata del suo podcast PG13 ha dichiarato che, più ancora che “inseguire il titolo”, per lui la cosa più importante è “giocare il giusto stile di pallacanestro”, qualsiasi cosa questo voglia dire. Il nativo di Los Angeles lo scorso anno ha avuto la miglior efficienza della sua carriera (61.3% reale) al fianco di Kawhi Leonard e di James Harden, che potrebbe aver avuto un ruolo nel mancato passaggio di George a Philly. Come detto anche dallo stesso PG13, “i giocatori parlano delle squadre e delle organizzazioni”, e considerando il modo burrascoso con cui James Harden ha lasciato Philadelphia e in particolare il capo della dirigenza Daryl Morey, apostrofandolo ripetutamente come “un bugiardo”, è possibile che abbia sconsigliato al suo amico George di cambiare costa e di andare ai Sixers.