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Mercato NBA, non solo Caruso: i Chicago Bulls offrono Zach LaVine a 15 squadre diverse

NBA
©Getty

Le cessioni in casa Bulls potrebbero non essere finite: dopo aver scambiato Alex Caruso per Josh Giddey, il prossimo passo della dirigenza è quello di cedere anche Zach LaVine, proposto a ben 15 squadre diverse tra cui Sacramento, Orlando e Philadelphia. Fino a questo momento però il mercato è stato "tiepido", complice un contratto pesante e le condizioni del ginocchio tutt’altro che confortanti

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La prima tessera del domino dei Chicago Bulls è caduta, con la notizia dello scambio che ha portato Alex Caruso agli Oklahoma City Thunder in cambio dell’australiano Josh Giddey, che arriva in Illinois con grande apprezzamento da parte della dirigenza guidata da Arturas Karnisovas e la possibilità di diventare il playmaker titolare della squadra al fianco di Coby White. Ma quella di Caruso è solo la prima di diverse cessioni pesanti che potrebbero avvenire questa estate: secondo quanto riportato da KC Johnson di NBC Sports Chicago, Zach LaVine è stato offerto in vari scenari di trade a ben 15 squadre diverse, tra cui i Sacramento Kings, gli Orlando Magic e i Philadelphia 76ers. Fonti vicine ai Sixers hanno già smentito questa voce, e in effetti ci sono diversi motivi per cui LaVine è in questo momento un giocatore molto difficile da scambiare. Al di là di ogni valutazione tecnico/tattica per un giocatore che in carriera non ha mai vinto e non ha mai fatto della difesa il suo punto di forza, ci sono anche quelle di carattere economico e di salute. LaVine infatti ha ancora 138 milioni di dollari da ricevere nei prossimi tre anni, con una media di 46 milioni a stagione, e per pareggiare quell’importo in uno scambio serve inserire giocatori di un certo peso. In più negli ultimi anni le condizioni del suo ginocchio sinistro operato nel 2022 non sono migliorate, per quanto lo scorso anno sia stato un infortunio al piede a tenerlo ad appena 25 partite disputate. Per questi motivi il suo mercato è definito come "tiepido" ormai da mesi, nonostante la chiara volontà dei Bulls di cederlo al miglior offerente senza aspettarsi di ricevere indietro chissà quale ritorno in termini di giocatori e asset. Solo nelle prossime settimane scopriremo se qualcuno avrà ancora intenzione di puntare su un giocatore che, al netto di tutti i suoi difetti, ha innegabile talento offensivo e compirà 30 anni solo il prossimo 10 marzo.

Anche il futuro di Lonzo Ball è lontano da Chicago?

L'arrivo di un playmaker come Giddey è visto anche come un modo per sostituire definitivamente Lonzo Ball nei piani della franchigia. Secondo il giornalista Darnell Mayberry che segue i Bulls per The Athletic, i giorni di Ball potrebbero essere ormai giunti alla conclusione: fuori dal gennaio del 2022 per un infortunio al ginocchio che gli ha procurato innumerevoli grattacapi e operazioni, il numero 2 potrebbe essere ceduto in uno scambio o addirittura tagliato senza attendere un suo ritorno in campo che al momento appare ancora lontano. La voglia di cambiare pagina a Chicago è ormai sempre più evidente, e questa estate si preannuncia caldissima.

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