NBA, i figli d'arte sottovalutati il giorno del Draft: sarà così anche per Bronny James?
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Si contano sulle dita di una mano i casi di giocatori figli d'arte scelti molto in alto al Draft NBA, come nel caso di Andrew Wiggins (1^ scelta assoluta), figlio di Mitchell, Al Horford e Jabari Smith Jr. (entrambi 3° scelte) figli di Tito e Jabari Smith Sr. o Darius Garland (5°), figlio di Winston. Quasi tutti gli altri - l'unica eccezione è Steph Curry, scelto con la n°7 - sono sempre andati oltre la 10^ posizione, anche superstar come Klay Thompson, Devin Booker e Jalen Brunson (per non parlare di Kobe...)
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- Non si può neppure iniziare a elencare tutti i successi in carriera di LeBron, il miglior marcatore nella storia del gioco (ma anche il 4° per assist), 4 volte campione NBA, 4 volte MVP della lega e mille altre cose - tra cui anche 1^ scelta assoluta al Draft 2003
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- Il figlio di LeBron, dopo un solo anno a USC (peraltro fortemente condizionato dall'arresto cardiaco che ha messo a serio repentaglio la sua carriera), si affaccia oggi al Draft NBA, l'ultimo di una lunga tradizione di figli d'arte che hanno seguito le orme cestistiche dei propri padri. E più spesso che no, come scopriamo da questa gallery, il cognome importante non ha portato automaticamente a una scelta alta al Draft