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NBA, 2 anni per 104 milioni: cosa vuol dire il rinnovo di LeBron James con i Lakers

NBA
©Getty

Atteso, quasi dato per scontato, l'interesse di tutti era per capire i termini dell'accordo, tra una delle franchigie più iconiche della lega e il suo giocatore ancora oggi più "potente". LeBron James può tornare free agent già la prossima estate (grazie alla "player option" prevista per il secondo anno di contratto) e nell'accordo è inserita anche la cosiddetta "no trade clause". Tutti i dettagli

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L’estensione contrattuale era quasi scontata, LeBron James era un free agent ma nessuno lo considerava come tale. Sarebbe rimasto a Los Angeles, sarebbe rimasto ai Lakers, e così è stato. L’interesse, semmai, era per capire che tipo di contratto avrebbe firmato. L’accordo tra “King” James e la franchigia gialloviola è per due anni al massimo salariale consentito, ovvero 104 milioni di dollari, ma il secondo anno previsto dal contratto è una cosiddetta “player option”, ovvero a discrezione del giocatore (che potrebbe quindi anche scegliere di uscire dal contratto e tornare free agent già nell’estate 2025). In più il nuovo patto siglato tra James e i Lakers include quella che in America si chiama “no trade clause”, ovvero una clausola che permette al giocatore di mettere il proprio veto su ogni destinazione non gradita in caso di eventuale cessione. Il n°23 gialloviola diventa così solo il secondo giocatore NBA (l'altro è Bradley Beal, in forza ai Phoenix Suns) ad avere questa clausola inserita nel proprio contratto: per lui si tratta della seconda volta in carriera (l'aveva già avuta nel 2016 con il rinnovo a Cleveland). LeBron James – attraverso le parole del suo agente Rich Paul - al via di questa free agency aveva manifestato la volontà di concedere uno sconto ai Lakers (e non rifirmare al massimo salariale) nel caso questo sforzo fosse servito alla società per mettere sotto contratto un’altra star. “Se così non fosse, però, chiederemo il massimo”, si era affrettato a specificare Rich Paul. E dopo che i Lakers hanno bucato tutti i loro obiettivi di mercato, da Klay Thompson in giù, così è stato.