Non perderti dirette, news e highlights
Arrow-link
Arrow-link

NBA, LeBron James dà una mano ai Lakers: sconto di 3 milioni per evitare limitazioni

NBA
©Getty

LeBron James e i Los Angeles Lakers hanno finalizzato il rinnovo di contratto, accordandosi a quota 101.35 milioni di dollari per due anni (con opzione a favore del giocatore sulla seconda stagione), con uno sconto di quasi 3 milioni di dollari rispetto al massimo possibile. Questo sacrificio permetterà ai Lakers di evitare il “second apron” del salary cap, lasciando maggiore margine di manovra sul mercato ai gialloviola

Nei giorni scorsi LeBron James aveva fatto sapere tramite il suo agente Rich Paul di essere disponibile a un grosso sacrificio economico nel caso in cui i Lakers fossero riusciti a mettere sotto contratto un "giocatore di impatto". Così non è stato, visto che gli obiettivi di mercato del Re — da James Harden a Klay Thompson passando per Jonas Valanciunas e DeMar DeRozan — hanno tutti trovato un’altra sistemazione, riportando così James al piano originario di richiedere il massimo salariale da 104 milioni di dollari in due anni. In realtà un piccolo ma significativo sconto c’è stato: come riportato da ESPN, James e i Lakers si sono accordati per un contratto biennale (un anno più opzione a favore del giocatore per il secondo) da 101.35 milioni di dollari, quasi 3 milioni meno rispetto al massimo possibile. In cambio James, che già possedeva la “no trade clause” (cioè la possibilità di rifiutare qualsiasi scambio che lo riguardasse), ha ottenuto anche un “trade kicker” del 15% (perciò, nel caso in cui venisse scambiato, guadagnerebbe il 15% in più sul suo contratto, recuperando così il sacrificio fatto ma senza poter comunque sforare oltre la soglia massima dei 104 milioni). Si tratta della seconda volta in carriera che James accetta di prendere meno del massimo salariale: nel 2010 aveva rinunciato a 15 milioni di dollari per permettere ai Miami Heat di aggiungere veterani quali Udonis Haslem e Mike Miller al roster attorno a lui e agli altri due membri dei Big Three Chris Bosh e Dwyane Wade. Per il resto, negli ultimi 10 anni James era sempre stato granitico nella sua richiesta di ricevere il massimo possibile, anche perché ampiamente giustificato dalle sue prestazioni in campo.

Quali vantaggi fornisce lo sconto del Re

Lo sconto dato da James permetterà ai Lakers di rimanere di 45.000 dollari sotto l'ormai famigerato "second apron", la soglia più punitiva prevista dal contratto collettivo che, tra le altre sanzioni, congela anche la scelta al Draft più lontana nel tempo senza poterla inserire negli scambi di mercato. Un altro vantaggio è quello di poter “aggregare” i salari di più giocatori in uno scambio, quindi ad esempio unendo i contratti di D’Angelo Russell e Jarred Vanderbilt per poterli offrire "in pacchetto" in giro per la lega, con la possibilità di ricevere più soldi di quelli che si fanno uscire (eventualità che, sopra il secondo apron, non è più attuabile). Di fatto, i Lakers avranno così maggiori margini di manovra per muoversi e migliorare il roster attorno a James e Davis, che pur senza essere riuscito ad aggiungere nomi di spicco questa estate, punta sulla crescita interna dei vari Austin Reaves, Rui Hachimura e sul rookie Dalton Knecht per fare meglio rispetto a un anno fa sotto la guida di JJ Redick. "Viviamo nel mondo dell'apron ora" aveva detto il capo della dirigenza Rob Pelinka alla presentazione del nuovo allenatore. "Abbiamo già visto squadre da titolo perdere giocatori per questo motivo. Questo apron rende più difficile fare gli scambi? Sì. È impossibile fare buoni scambi? No. Perciò continueremo a cercare miglioramenti per il nostro roster".

approfondimento

I primi punti di Bronny James ai Lakers. VIDEO

NBA: ALTRE NEWS