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Cooper Flagg, che show contro Team USA: il 17enne ruba la scena contro i fenomeni. VIDEO

NBA
©Getty

Nell'ultima partitella di allenamento tra la nazionale statunitense e il Select Team formato dai giovani della NBA, a rubare la scena è stato l'unico minorenne in campo, vale a dire Cooper Flagg. La futura stella di Duke ha mostrato tutto il suo immenso potenziale nel corso dei tre giorni di training camp, mostrando contro i migliori al mondo perché si merita la prima scelta assoluta del Draft 2025

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Contro una delle nazionali statunitensi più talentuose di sempre, a rubare la scena nell'ultimo giorno di partitelle contro il Select Team non è stato uno dei vari Curry, James o Tatum, ma bensì l'unico giocatore che in NBA non ha ancora debuttato. Anzi, per dirla tutta, non ha neanche l'età per bere legalmente. Stiamo parlando di Cooper Flagg, 17enne futura stella dell'università di Duke chiamato a far parte della squadra "sparring partner" per gli allenamenti di Team USA nel training camp di Las Vegas. Dopo aver già ben impressionato nei primi due giorni di partitelle, nell'ultima partitella Flagg ha mostrato il meglio del suo repertorio, in particolare con una sequenza in tre possessi in cui prima ha segnato una tripla in faccia a Anthony Davis, poi ha recuperato difensivamente per intercettare un lancio lungo indirizzato allo stesso AD, e infine è volato a rimbalzo d'attacco per deviare a canestro subendo anche il fallo di Bam Adebayo. Team USA ha poi finito comunque per vincere 74-73, ma pur non essendoci un tabellino ufficiale Flagg dovrebbe aver finito attorno ai 17 punti realizzati, meritandosi elogi sperticati da parte dei presenti e dimostrando il motivo per cui diverse squadre stanno programmando una stagione di sconfitte per avere le maggiori chance di selezionarlo alla numero 1 del Draft 2025.

Tutti i presenti concordi: "Cooper è stato incredibile"

Flagg è stato il primo liceale (debutterà solo in autunno in NCAA) a disputare il training camp con Team USA dal 2013, quando scesero in campo Marcus Smart e Doug McDermott. Ma da come ne parlano quelli che erano presenti, ci sono pochi dubbi che il suo sarà il primo nome pronunciato da Adam Silver tra un anno sul palco del Barclays Center. "Cooper Flagg è stato incredibile" ha detto Jim Boylen, assistente allenatore sia per il Select Team che per gli Indiana Pacers. "Non ha paura di niente". "Coop stava giocando fuori di testa" ha aggiunto Jaime Jaquez Jr., compagno di squadra di Flagg nel Select Team. "Ieri è stato stoppato da AD, oggi è tornato e gli ha segnato in faccia. Subito dopo ha segnato a rimbalzo d'attacco e in mezzo ci ha messo un recupero. È stato incredibile oggi".

 

"Penso solo che abbia il giusto fuoco competitivo: non ha paura di nessuno e ti attacca" ha detto Trayce Jackson-Davis, 24enne lungo dei Golden State Warriors reduce dalla sua stagione da rookie. "Ne hai bisogno per giocare nella NBA. E quando sei già così, e hai 17 anni, il cielo è il limite". "Non sono nemmeno impressionato dai punti che ha segnato, sono più impressionato dal suo equilibrio", ha detto Langston Galloway, veterano NBA che dà una mano per gli allenamenti di Team USA. "Non è là fuori a cercare di forzare i tiri come per dire: 'Ora è il mio turno. Fammi provare a fare un canestro'. Sta cercando di produrre giocate. Si vede che capisce il gioco. Entra nel pitturato, tutti collassano su di lui, e lui fa la giocata giusta. Penso che oggi abbia mostrato dove sarà l'anno prossimo. Quest'anno, ovviamente, giocherà a Duke. Ma l'anno prossimo, si capisce dove sarà". La NBA lo aspetta.

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