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NBA, Josh Hart esalta il sacrificio dell'amico Brunson: "Costruitegli una statua"

NBA
©Getty

Il mondo della NBA ha appreso con una certa sorpresa la decisione di Jalen Brunson di estendere subito il suo contratto con i New York Knicks, rinunciando così a 113 milioni di dollari per dare maggiore flessibilità alla franchigia di rimanere competitiva. Il suo amico e compagno di squadra Josh Hart potrebbe essere uno dei beneficiari della decisione di Brunson, tanto da arrivare a twittare "Costruitegli una statua". Ma Brunson potrà recuperare quando sacrificato con il prossimo contratto

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Nel corso di questa stagione Jalen Brunson è diventato un idolo assoluto per i tifosi dei New York Knicks, trascinando la squadra fino a gara-7 del secondo turno dei playoff nonostante i tantissimi infortuni che hanno colpito la squadra di Tom Thibodeau, a partire proprio dal numero 11. Dopo essersi mossi con forza sul mercato per prendere Mikal Bridges e confermare OG Anunoby, i Knicks hanno mandato a segno il terzo colpo della loro estate assicurandosi l’estensione di contratto di Brunson per 156.5 milioni di dollari in quattro anni, con uno "sconto" significativo da parte del loro playmaker. Brunson, infatti, avrebbe potuto aspettare un anno e firmare un contratto da 269 milioni di dollari, ma firmando subito ha dato la possibilità ai Knicks di avere molta più flessibilità sul mercato evitando il famigerato “second apron” che limita moltissimo le squadre nel rimanere competitive. Questo permetterà ai Knicks di avere un "precedente" con il quale andare a contrattare i prossimi rinnovi di contratto (se il leader è disposto a un sacrificio, anche gli altri saranno più inclini a farlo) e maggiore margine di manovra quando andranno confermati i vari Bridges, Donte DiVincenzo e sopratutto Josh Hart, che non a caso quando è uscita la notizia della decisione con pochi precedenti del suo grande amico e compagno di squadra ha twittato “Costruitegli una statua”, visto che anche lui potrebbe beneficiarne nel suo prossimo accordo.

Perché Brunson ha solo rimandato i soldi che merita

La decisione di Brunson è certamente da elogiare, visto che tanti alti giocatori nella sua posizione non avrebbero fatto un favore così grande alla propria squadra, ma non è gratis. Con questo "sconto" nell’immediato il playmaker — il cui padrino di battesimo è Leon Rose, capo della dirigenza dei Knicks, oltre ad avere suo padre Rick nello staff tecnico di coach Thibodeau — si è assicurato con ogni probabilità il suo prossimo contratto, con la possibilità di recuperare tutto quello che ha lasciato per strada ora. Il suo accordo infatti prevede una player option per la stagione 2028-29 e, se la salute lo assisterà e il suo livello di gioco rimarrà alto, nel 2028 potrà "comandare" un’estensione di contratto quadriennale da 323 milioni di dollari oppure un nuovo contratto quinquennale da 418 milioni, secondo le stime di Bobby Marks di ESPN. Nel 2028 infatti Brunson avrà raggiunto i 10 anni di esperienza in NBA, potendo quindi accedere ai contratti pari al 35% del salary cap, destinato a esplodere nelle prossime stagioni grazie al nuovo contratto televisivo appena ratificato. Prendendo come riferimento il quinquennio 2025-2030, Brunson sta di fatto lasciando per strada “solo” 6 milioni di dollari, ma con ulteriori stagioni assicurate dopo il 2030 a quasi 80 milioni di dollari l’anno che lo attendono. Il rischio che gli infortuni facciano saltare questo piano esiste, specialmente per un playmaker di bassa statura come Brunson che fa grande affidamento sulla sua forza fisica per arrivare nel pitturato, ma è un rischio che vale la pena correre per avere i propri compagni del college in squadra e con un super contratto che lo attende dopo questo triennio di "sacrificio".

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