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NBA: prima vittoria e prima tripla (decisiva) per Bronny James in Summer League. VIDEO

NBA
©Getty

Dopo aver interrotto a 16 la serie di triple fuori bersaglio già nel secondo quarto, con un primo centro dalla lunga distanza, Bronny James trova ancora la mira dall'arco nel finale, con il punteggio in perfetta parità sul 79-79, lanciando i Lakers alla loro prima vittoria in Summer League. Per lui 12 punti alla fine, in quella che è la sua miglior prestazione fin qui a Las Vegas

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Non passa giorno senza che Bronny James non faccia (suo malgrado?) notizia. Una volta è l’esordio, poi le sconfitte, quindi le pessime percentuali da tre e per ultimo il labiale di Jaylen Brown. Ora però arrivà una vittoria – la prima, nella sua carriera ai Lakers, contro gli Atlanta Hakws in Summer League – e il figlio di LeBron James disputa non a caso la sua miglior partita. Sempre in quintetto, chiude con 12 punti in neppure 24 minuti con 5/11 al tiro ma soprattutto a meno di 4 minuti dal termine, con il punteggio in parità sul 79-79 mette una tripla fondamentale (la seconda della sua serata) per dare il +3 ai Lakers. Saranno poi i 7 punti consecutivi di Colin Castleton (17+12 rimbalzi alla fine per lui) ad assicurare ai gialloviola il loro primo successo a Las Vegas (87-86), ma di certo la tripla del figlio d’arte ha avuto un ruolo determinante nel dare il la all’allungo decisivo dei Lakers. 

Jaylen Brown: dopo le parole… i numeri

Papà mi ha detto di continuare a giocare in maniera aggressiva, anche se il mio tiro non stava entrando”, le parole di Bronny nel post-partita. Il n°9 dei Lakers ha sbagliato i primi 16 tiri da tre di questa sua Summer League, prima di segnarne 2 degli ultimi 4 e in generale nelle sue prime tre uscite le percentuali al tiro di certo non lo avevano assistito (6/26 dal campo). Ma gli appassionati di numeri in America, dopo il labiale intercettato a bordocampo di Jaylen Brown (“Bronny non è un giocatore da NBA”, avrebbe detto) sono andati a riprendere le prime tre gare in Summer League dell’MVP delle ultime finali. Per trovare che lui, al tiro, aveva fatto ancora peggio (5/26): eppure alla fine è diventato un gran bel giocatore…

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