"Guardate quello che hanno fatto a Dallas", dice il proprietario della franchigia di L.A.. "Hanno cavalcato le loro due superstar e le hanno circondate di ottimi giocatori. Abbiamo voluto fare lo stesso". Spiega così una offseason che ha visto cinque innesti significativi ma anche la partenza di due superstar, in Paul George ("Odio vederlo andar via") e Russell Westbrook
Steve Ballmer ci crede ancora. O almeno deve dirlo. Presentando il nuovo, incredibile Intuit Dome alla stampa (la nuova casa dei Clippers aprirà le porte col via della stagione) il proprietario della franchigia losangelina è convinto che – anche senza Paul George e Russell Westbrook – la sua squadra sia da corsa. “Penso che saremo un’ottima squadra, capace di contendere per il titolo. A Ovest ci sono tantissime squadre forti, senza parlare poi dei Celtics a Est. Ma noi siamo una di queste squadre: se restiamo lontani dagli infortuni, con un po’ di fortuna, possiamo dire la nostra”. E proprio la squadra che l’Ovest l’anno scorso l’ha vinto, i Dallas Mavericks, sembra aver fatto da blueprint per Ballmer nella costruzione dei suoi Clippers 2024-25: “I nostri due giocatori più forti [Leonard e Harden, ndr] sono di primissimo livello e mi piaciono i pezzi che abbiamo messo accanto a loro. Guardate Dallas: hanno sfruttato il talento delle loro due superstar [Doncic e Irving, ndr] e lo hanno contorniato di altri buonissimi giocatori – cosa che anche noi abbiamo fatto”. Uno di questi nuovi acquisti, Derrick Jones Jr., Ballmer lo ha strappato proprio ai Mavs: poi sono arrivati anche, Kevin Porter Jr., Kris Dunn, Mo Bamba ed è tornato un vetrano come Nic Batum. Certo, non c’è più Paul George: “A livello personale, umano, odio l’idea di vederlo andar via. Ho conosciuto lui, la sua famiglia, ed è stata una grande opportunità instaurare un rapporto del genere. Dal punto di vista sportivo, Paul è un grandissimo giocatore, un giorno sarà nella Hall of Fame ma l’offerta che gli abbiamo fatto era una buona offerta per i Clippers, un’offerta che ci permettesse di continuare a costruire un roster competitivo. Non era quella che voleva lui, e lo rispetto”.
George avrebbe accettato un triennale da 150 milioni di dollari (lo stesso offerto e firmato da Leonard) ma un’offerta del genere inizialmente non era sul tavolo; quando i Clippers si sono dimostrati disposti ad arrivare a quelle cifre, George ha chiesto l’inclusione della no trade clause, che L.A. ha rifiutato. E così l’All-Star ha finito per firmare per 4 anni e 212 milioni con Philadelphia.