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Olimpiadi, Lyles trionfa nei 100 e Hart getta la spugna: “Ora potrà parlare per sempre”

NBA

La polemica tra Noah Lyles e i giocatori della NBA, rei di autodefinirsi campioni del mondo dopo aver vinto il Larry O’Brien Trophy, è di un anno fa, ma è tornata d’attualità dopo la vittoria dell’atleta americano nella finale dei 100 metri. Secondo Josh Hart, ala dei Knicks, dopo l’impresa Lyles potrà dire tutto ciò che vuole. I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono in diretta su Eurosport, con 10 canali a disposizione degli abbonati Sky

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giocatori della NBA non dimenticano facilmente le critiche, soprattutto se feriscono il loro orgoglio. Dall’altra parte, poi, Noah Lyles, protagonista assoluto dell’atletica negli ultimi anni, non è certo tipo da tirarsi indietro quando c’è da esprimere un’opinione. La combinazione delle due cose si era vista un anno fa, quando Lyles aveva criticato aspramente, anche se con il consueto tono scanzonato, l’abitudine consolidata di definire “campioni del mondo” i vincitori del titolo NBA.

Lyles trionfa, Hart ci scherza su (fino a un certo punto)

La vecchia polemica, a cui all’epoca diversi protagonisti della NBA avevano reagito in modo stizzito, è tornata d’attualità dopo la vittoria di Lyles nella finale dei 100 metri a Parigi. Il trionfo dell’americano, arrivato un po’ a sorpresa, ne consolida il nome nella storia dello sport a stelle e strisce e non solo. E dopo l’impresa di LylesJosh Hart, ala dei Knicks notoriamente tra i giocatori della NBA più attivi e ironici sui social, ha metaforicamente gettato la spugna. “Che ridere: ora ha un oro olimpico. Potrà parlare fin che vuole”, ha scritto Hart su X subito dopo la gara, aggiungendo l’emoticon della risata. Una risata che però si sarà fatto e continuerà a farsi prima di tutto Lyles, che campione del mondo o no, di certo ora è campione olimpico