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Campazzo, vita dura in NBA: "Draymond Green e i rapper a bordocampo: quanto trash talk!"

NBA
©Getty

In uno show su Youtube l'ex giocatore di Nuggets e Mavs, oggi al Real Madrid, confessa di essere stato spesso preso di mira per le sue doti non eccelse di difensore sia da ex colleghi che da tifosi particolarmente "animati". "Avevo il terrore di finire per terra e ritrovarmi nella top 10 degli highlights della sera"

Facundo Campazzo, oggi in cabina di regia al Real Madrid, vanta una carriera (e un palmares) impressionanti, con vittorie pressoché ovunque abbia giocato, dalla Spagna alla Serbia (con la Stella Rossa), oltre ai successi con la nazionale argentina. Di lui si ricorda anche una doppia avventura NBA, prima in maglia Denver Nuggets (per due stagioni e 130 partite) e poi, brevemente, ai Dallas Mavs (solo 8 partite disputate nel 2022-23. Ed è stato proprio il fantasioso playmaker argentino, ai microfoni di “Clank”, uno show su Youtube condotta da Juan Pablo Varsky (che due mesi aveva aveva ospitato niente meno che Leo Messi), a raccontare un simpatico aneddoto dei suoi trascorsi NBA. “Mi capitava spesso di dover difendere su Steph Curry, o su Trae Young. E in America, in prima fila, spesso tra i tifosi ci sono alcuni rapper più o meno famosi. Alcuni di loro potevo sentirli chiaramente dire a Steph o Trae: ‘Attaccalo! Attaccalo! Non può tenerti, non sa difendere!’. E dentro di me io speravo tanto che non lo facessero o, cosa ancora peggiore, che non mi mettessero a sedere con uno dei loro movimenti, perché altrimenti la sera stessa sarei finito in tutte le top 10 di highlight”, racconta divertito Campazzo. “Ma non erano solo i tifosi: contro Golden State Draymond Green una volta è venuto da me e mi ha detto: ‘Non importa come proverai a difendere contro Steph Curry: ti segnerà in faccia 30 punti comunque, per cui ti conviene chiedere subito il cambio al tuo allenatore”.