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NBA, Michael Malone e la dirigenza dei Denver Nuggets ai ferri corti?

NBA

Dopo aver perso Kentavious Caldwell-Pope in estate senza averlo sostituito, stanno cominciando a circolare le prime voci di screzi tra l’allenatore dei Denver Nuggets Michael Malone e la dirigenza della franchigia del Colorato. "Si vocifera che non vedano esattamente le cose allo stesso modo in questo momento" ha riportato il giornalista Zach Lowe di ESPN

Solamente un anno fa i Denver Nuggets in questo periodo dell’anno si avvicinavano placidamente alla regular season, pronti a difendere lo splendido titolo NBA conquistato da pochi mesi. Un anno dopo moltissime cose sono cambiate: l’eliminazione subita in casa in gara-7 per mano dei Minnesota Timberwolves al primo turno è stato il primo passo di un’estate in cui un membro chiave del quintetto come Kentavious Caldwell-Pope ha lasciato il Colorado per passare agli Orlando Magic senza essere sostituito, e anche l’annunciata estensione contrattuale di Jamal Murray non è ancora stata messa nera su bianco, aggiungendo incertezza ad una situazione già piuttosto precaria. A quanto pare, i problemi sono anche di natura professionale tra due figure centrali della franchigia come l’allenatore Michael Malone e la dirigenza guidata dal General Manager Calvin Booth. "Ci sono voci che lo staff tecnico e il front office, o almeno il capo allenatore e il front office, non vedano esattamente le cose allo stesso modo in questo momento a Denver. In una misura insolita anche per la NBA" ha detto Zach Lowe di ESPN sul suo podcast Lowe Post.

I giovani al centro della discordia?

Tra i motivi di frizione tra Malone e i Nuggets potrebbero esserci delle scelte legate al roster. La dirigenza ha deciso di sostituire i veterani persi in questi due anni (prima Bruce Brown e Jeff Green, ora Kentavious Caldwell-Pope) con giovani selezionati al Draft, ma almeno nella passata stagione Malone non è sembrato fidarsi molto del materiale umano messo a disposizione dalla dirigenza. Il tiratore Julian Strawther, che si era ritagliato un minimo di spazio a inizio stagione, dopo un infortunio non ha più rivisto il campo, così come l’esterno Payton Watson è stato tolto dalla rotazione con l’avanzare dei playoff. L’unico che si è guadagnato spazio da subito è Christian Braun, che ora verrà chiamato a salire di livello e a giocare da titolare per sostituire Caldwell-Pope, erodendo ancora di più la profondità del roster di Denver. In una stagione in cui Nikola Jokic compirà 30 anni, la finestra di competitività dei Nuggets potrebbe chiudersi prima di quanto immaginato solamente 12 mesi fa.

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