Pascal Siakam ha pubblicato sul suo profilo su X un discorso tenuto ai suoi compagni di squadra degli Indiana Pacers, usando la sua esperienza per prepararli a ciò che li attende nella prossima stagione. "Non date per scontato che, siccome siamo arrivati in finale di conference un anno fa, succederà di nuovo. Lo pensavo anche io dopo aver vinto il titolo e non ci sono più andato neanche vicino. Bisognerà impegnarsi tre volte tanto solo per tornare al livello dello scorso anno"
Tra poco più di un mese Pascal Siakam comincerà la sua nona stagione in NBA, rendendolo a tutti gli effetti un veterano pur avendo appena compiuto 30 anni. Gli Indiana Pacers, dopo averlo preso durante la passata stagione dai Toronto Raptors, lo hanno eletto a loro leader insieme a Tyrese Haliburton, assicurandoselo con un contratto da 189 milioni di dollari in quattro anni fino al 2028. Con un video pubblicato sul suo profilo X, Siakam ha dimostrato che tipo di leadership intende avere nei confronti dei suoi compagni più giovani, tenendo un discorso molto interessante al termine di un allenamento organizzato dai giocatori. "Non possiamo approcciare la stagione pensando “Oh abbiamo fatto così bene l'anno scorso, siamo arrivati alla finale della Eastern Conference, ci torneremo di sicuro’. Non funziona così. Bisogna avere bene chiaro in mente fin dall'inizio che qualsiasi cosa abbiamo fatto l'anno scorso, dobbiamo fare il triplo della fatica per tornare dove eravamo. Non dobbiamo sentirci a nostro agio, perché non abbiamo fatto niente. Siamo arrivati alla finale della Eastern Conference, ma non significa nulla. Dobbiamo ancora cacciare. Dobbiamo ancora andare là fuori ed essere i segugi che siamo ogni singola notte, correndo veloce, giocando veloce, facendo quello che facciamo. Se ti rilassi, sei morto".
Siakam: "Dopo aver vinto il titolo non ci sono più andato neanche vicino"
Siakam ha usato la sua esperienza personale per far passare il concetto: "Io ho vinto il titolo, ero al terzo anno e ho pensato: ‘Oh amico, ci tornerò subito’. Non è più successo, non ci sono andato neanche vicino fino a poco tempo fa, e ci sono voluti quattro o cinque anni. Bisogna ricordarselo sempre”. Il camerunense ha poi sottolineato come tutti debbano fare il massimo per farsi trovare pronti in ogni singolo momento: "Avremo bisogno di ognuno di voi. Non sappiamo mai cosa può succedere durante una stagione. Qualcuno potrebbe farsi male e così creare un’opportunità. Bisogna sfruttarla. A volte guardando i giovani che entrano nel garbage time, quando mancano quattro minuti, non si impegnano e non fanno niente. Ma anche quei minuti sono importanti perché qualcuno sta guardando. Se vai là fuori e per quattro minuti non fai nulla quando non c’è niente in palio, pensi che ti metteremo quando ci si gioca qualcosa? No. Ogni volta che entri in campo, continua a giocare nel modo in cui dovresti giocare. E se ti mandano in G-League, fan***o: dimostra che non dovresti essere lì. Vai là fuori, rompigli il c**o e torna indietro. Se esci e tieni il broncio ogni singolo giorno, non importa a nessuno".
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L’esempio di Nembhard: "Bisogna accettare il proprio ruolo"
A quel punto Siakam ha lasciato la parola a Andrew Nembhard, che pur partendo dal secondo giro del Draft è riuscito a guadagnarsi spazio fino a diventare titolare sia ai Pacers che nella nazionale canadese, guadagnandosi un rinnovo contrattuale da 61 milioni di dollari in tre anni: "Bisogna accettare il proprio ruolo e cercare di massimizzarlo: forse non è la cosa che vuoi fare, ma spingerà la squadra nella direzione migliore. E più hai successo nel tuo ruolo e più possono lasciarti un po’ più di spazio. Ma bisogna massimizzare il proprio ruolo ogni volta che si va in campo”. Siakam ha poi concluso sottolineando cosa differenzia i Pacers dalle altre squadre: "Molte squadre hanno preso giocatori diversi sul mercato, noi abbiamo lo stesso gruppo e questo è il nostro vantaggio. Dobbiamo usarlo. Restate insieme, rimanete concentrati e connessi in ogni maniera possibile".