In una dichiarazione molto simile a quella rilasciata da LeBron James alcuni anni fa ("Il fantasma che inseguo è quello di Michael Jordan", aveva detto) la superstar dei Celtics rivela come a spingerlo a dare tutto sia l'obiettivo di superare Larry Bird ed essere ricordato dai tifosi di Boston come il più forte giocatore dei Celtics di sempre. Compito non facile, ma forse neppure impossibile
Ai margini del Media Day tenuto dai Celtics in preparazione al via della nuova stagione, alcune parole pronunciate da Jayson Tatum non hanno mancato di generare attenzione tra i tifosi di Boston (e non solo). Perché il n°0 biancoverde, fresco di titolo NBA, ha confessato di avere un solo obiettivo personale: “Larry Bird è considerato il miglior Celtics di sempre: è lui il giocatore che inseguo”, ha detto, facendo intendere che a carriera conclusa l’ex Duke vorrebbe poter insidiare addirittura il leggendario n°33 di Boston nel cuore dei tifosi. “E anche se non dovessi riuscirci, rimane quella la mia motivazione, ciò che mi spinge a far meglio ogni giorno”, ha aggiunto. Non sarà facile, ovviamente: Bird con la maglia dei Celtics si è messo al dito tre anelli di campione NBA (nel 1981, nel 1984 e nel 1986), tre titoli di MVP NBA (consecutivi, dal 1984 al 1986) e anche due premi di MVP delle Finals, riconoscimento sfuggito a Tatum lo scorso giugno (l’ha vinto Jaylen Brown).
Proprio a questo riguardo il n°0 biancoverde ha detto: “Non era ancora il mio momento. Steph Curry ha dovuto vincere 4 anelli prima di vincere anche il premio di MVP delle finali. Anche Isiah Thomas e Larry Bird non lo hanno vinto ogni volta che si sono laureati campioni [Joe Dumars e Cedric Maxwell gliene hanno strappato uno, ndr]. So che un giorno lo vincerò anch’io, ma sono stato felice che sia andato a Jaylen”.
