La notizia è arrivata nella notte e rappresenta la trade forse più clamorosa di qusta off-season: Minnesota manda a New York Karl-Anthony Towns in cambio di Donte DiVincenzo, Julius Randle e una prima scelta. Due squadre reduci dalla loro miglior stagione degli ultimi decenni decidono quindi di voltare pagina e cambiare pelle a poco più di tre settimane dall’inizio della regular season
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C’era una cosa che accomunava Knicks e T’Wolves in vista dell’inizio della prossima regular season: entrambe le squadre arrivavano dalla miglior stagione nella storia recente delle rispettive franchigie e, secondo la maggior parte degli addetti ai lavori, si presentavano ai nastri di partenza di quella nuova con lo status di contender a Est e a Ovest. New York, da una parte, aveva dato un’impronta netta alla sua estate già con la trade che aveva fatto attraversare il ponte di Brooklyn a Mikal Bridges lo scorso anno, mentre aMinnesota sembravano puntare sul consolidamento di un gruppo guidato dalla giovane stella Anthony Edwards e arrivato fino alle finali della Western Conference eliminando i Nuggets campioni in carica. E invece, nella notte, Knicks e T’Wolves hanno trovato l’accordo per una trade che sconvolge l’identità tattica di entrambe e in parte anche gli equilibri della NBA. Karl-Anthony Towns, infatti, vestirà la maglia di New York, mentre a Minneapolis sbarcheranno Donte DiVincenzo e Julius Randle, accompagnati da una prima scelta (dovuta da Detroit ai Knicks e protetta top-13 nel 2025, top-11 nel 2026 e top-9 nel 2027). Per far quadrare i conti dal punto di vista salariale, nello scambio è stata coinvolta anche Charlotte, che riceveranno DaQuan Jeffries e delle scelte sempre dai Knicks.
Cosa cambia per New York
Che i Knicks, soprattutto dopo la notizia del protrarsi dell’assenza di Mitchell Robinson, fossero alla ricerca di un lungo per potenziare il loro roster era cosa nota. I nomi che erano circolati, da Joans Valanciunas a Clint Capela, sembravano però prospettare un innesto di discreto livello ma che non alterasse gli equilibri di una squadra reduce da una stagione eccellente e da un mercato già importante. Invece l’arrivo di Townsavrà inevitabilmente l’effetto di cambiare le carte in tavola per coach Thibodeau, che ora si ritroverà di nuovo ad allenare il dominicano dopo la non memorabile esperienza maturata proprio a Minnesota. L’ipotesi più probabile è che la nuova conformazione dei Knicks vedrà il nuovo acquisto nel ruolo di centro, con la stella Jalen Brunson ad agire da creatore di gioco e ali atletiche come Bridges, OG Anunoby e Josh Hart a completare il quintetto. E se la rinuncia a DiVincenzo chiude in largo anticipo il sogno dei Nova-Knicks, con i quattro ex Villanova riuniti al Madison Square Garden, quella a Randle sancisce la fine di un’epoca a New York. Arrivato in città nel 2019, l’ex Lakers era diventato un punto fermo della squadra fino alla scorsa stagione, chiusa affettatamente a causa di un pesante infortunio alla spalla, fattore che aveva influito anche nelle negoziazioni, fin qui piuttosto ferme, relative al rinnovo del suo contratto teoricamente in scadenza al termine della prossima stagione.
Cosa cambia per Minnesota
Se quella di Randle a New York è un’avventura che si chiude dopo cinque stagioni, per Towns l’addio a Minnesota è ancora più significativo. Non è un caso che il giocatore, arrivato a Minneapolis nel giugno 2015da primissima scelta al Draft, sia stato il primo a essere sorpreso dallo scambio. Una sorpresa espressa anche sui suoi profili social e che accomuna con ogni probabilità molti dei tifosi dei T’Wolves. Dopo vent’anni di risultati pessimi quando non addirittura tragicomici, infatti, la squadra era reduce dalla miglior stagione dai tempi di Kevin Garnett, coronata con l’eliminazione dei Nuggets campioni in carica e il ritorno alle finali della Western Conference. E se Anthony Edwards era, è e rimarrà il volto di questa versione di Minnesota, non c’è dubbio sul fatto che Towns, protagonista di una stagione chiusa sfiorando la doppia doppia a 21.8 punti e 8.3 rimbalzi di media, fosse una colonna dell’impianto tattico ideato da coach Finch. Ora, con DiVincenzo, già cercato nell’estate del 2023 quando era free agent, e Randle, i T’Wolves hanno un roster leggermente più lungo e più flessibile, anche dal punto di vista salariale. Se l’obiettivo, come più volte dichiarato, rimane quello di puntare al titolo, però, i movimenti di mercato potrebbero anche non essere terminati per Minnesota.