Non che ci fossero molti dubbi, a maggior ragione dopo che un infortunio ha tolto dalla corsa la concorrente più agguerrita Angel Reese, ma ora è ufficiale: Caitlin Clark ha vinto il premio di rookie dell’anno in WNBA. E la stagione d’esordio della guardia delle Indiana Fever è piena zeppa di record storici e imprese clamorose. E nel frattempo è arrivata anche l’investitura da parte di LeBron James
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La notizia, più che nell’aria, era solo questione di tempo, perché sul fatto che Caitlin Clark vincesse il premio di rookie dell’anno per la WNBA c’erano zero dubbi. La corsa al premio, che fino all’infortunio di Angel Reese aveva avuto almeno una parvenza di equilibrio, non è di fatto mai cominciata. La guardia delle Fever, infatti, ha disputato una stagione d’esordio a dir poco clamorosa, riportando subito Indiana ai playoff dopo otto anni d’assenza. I suoi 19.2 punti, 8.4 assist e 5.7 rimbalzi a partita, peraltro, non rendono interamente l’idea dell’impatto avuto da Clark sulla squadra e sulla WNBA nel suo complesso. I recordmandati a referto durante la sua prima stagione da professionista, d’altronde, non si contano: dal maggior numero di triple segnate e di assist regalati alle compagne per un’esordiente assoluta, fino al primato di doppie doppie per una guardia nella storia della lega passando per il fatto di essere la prima giocatrice in assoluto a comandare la classifica degli assist e a rientrare nelle top 10 delle marcatrici nella stessa stagione. E Clark è stata davvero un ciclone che ha travolto tutti, non solo sul parquet, tanto da meritarsi un’investitura alquanto importante da parte di un collega di un certo peso.
Un fenomeno in cui si riconosce anche LeBron
“Provo un grandissimo rispetto per Caitlin”, ha dichiarato LeBron James a “Esquire”, “perché so esattamente cosa significa essere scelti in cima al Draft, diventare subito la faccia della franchigia per cui si gioca e tutte le attenzioni che ne seguono”. Anche LeBron, insomma, si rivede in Caitlin, non tanto e non solo per quanto fatto vedere palla in mano, ma anche per l’impatto avuto sul movimento della pallacanestro femminile negli Stati Uniti e non solo. I dati d’ascolto delle partite in cui ha giocato Clark hanno infatti segnato dati d’ascolto impensabili fino al suo arrivo in WNBA, così come il totale di spettatori per le partite dellega è risultato il più alto degli ultimi 22 anni. E, come se non bastasse, il merchandise collegato alla WNBA avrebbe fatto registrare un portentoso aumento delle vendite anno su anno quantificabile attorno al +600%. Numeri senza precedenti, insomma, quelli portati da Clark al suo ingresso tra i professionisti, numeri che sembrano inoltre solo sancire il primo capitolo di una lunga storia di successo.