Rajon Rondo e Doc Rivers hanno trascorso sette stagioni insieme ai Celtics, vincendo anche un titolo, e ora, dopo il ritiro dell’ex Kentucky avvenuto lo scorso aprile, starebbero per tornare a lavorare uno accanto all’altro. Rondo è infatti comparso al training camp dei Bucks e, anche se al momento non ha ancora un ruolo ufficiale nei quadri tecnici della franchigia, Rivers l’ha già presentato come una delle novità per la prossima stagione
CHI SARÀ IL PRIMO ALLENATORE A SALTARE? CINQUE PANCHINE A RISCHIO
Quando lo scorso aprile Rajon Rondo ha annunciato il suo ritiro ufficiale dal basket dopo 16 stagioni giocate in NBA, l’impressione diffusa era che per lui il passo successivo sarebbe stato l’inizio del percorso verso un ruolo in panchina. Un po’ perché era stato il diretto interessato ad ammettere l’interesse verso quel tipo di prospettiva, e un po’ perché sul parquet Rondo aveva costruito le sue fortune proprio sulla sopraffina comprensione del gioco, fattore che in teoria ne avrebbe dovuto facilitare la transizione da giocatore ad allenatore. E ad aver creduto al possibile futuro da coach di Rondo pare essere stato proprio un suo antico mentore come Doc Rivers. I due, Rondo e Rivers, hanno condiviso ben sette stagioni ai Celtics, culminate con il titolo vinto nel 2008, e non hanno mai nascosto di avere un rapporto del tutto speciale. Così ha sorpreso fino a un certo punto la comparsa di Rondo al training camp dei Bucks, dove accanto al suo mentore l’ex Kentucky ha partecipato attivamente agli allenamenti della squadra. E pur non essendo al momento inquadrato all’interno dei quadri tecnici di Milwaukee, è stato lo stesso Rivers a sgombrare il campo dagli equivoci a proposito della presenza sul campo di Rondo: “Lo vedrete spesso, dico solo questo”.
Un’idea nata sul lago di Como
I profili social e le comunicazioni ufficiali dei Bucks definiscono Rondo come “guest coach”, come se fosse un ospite temporaneo nello staff di Rivers, ma le parole del capo allenatore di Milwaukee sembrano lasciare poco spazio ai dubbi sull’evolversi della vicenda. “È il giocatore più intelligente che io abbia mai allenato” ha ribadito l’ex coach anche di Sixers e Clippers a “ESPN”, “e non è solo intelligente: sa anche quando è il momento di dire alcune cose oppure di stare zitto. È bravissimo nel costruire un gruppo ed è bello averlo qui con noi”. Rondo, che oltre a dare indicazioni e consigli a Damian Lillard e compagni è stato visto prendere diversi appunti su un taccuino tenuto a bordo campo, è apparso motivato da una possibile nuova avventura che sarebbe nata proprio in Italia. Lo scorso giugno, infatti, l’ormai ex giocatore si era sposato dando uno sfarzoso ricevimento sul lago di Como. Un ricevimento a cui, com’è ovvio, era invitato e presente anche Rivers, che avrebbe lanciato al suo pupillo un invito piuttosto perentorio: “Porta il tuo c*#o al training camp!”.