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NBA, Joe Mazzulla scatenato: "Non sento la pressione dei media, usano parole e non armi"

NBA

Questa notte i suoi Celtics affronteranno i Knicks nella sfida che darà il via alla stagione 2024-25 (diretta su Sky Sport NBA alla1.30 con commento in italiano di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna), e Joe Mazzulla è già carico. Il coach dei campioni NBA in carica dice di non avvertire alcuna pressione da parte dei media di Boston e quando gli chiedono il perché di tanta sicurezza finisce per tirare in ballo addirittura il suo funerale

TUTTI I QUINTETTI PER LA STAGIONE 2024-25

 

Nei due anni da capo allenatore dei Celtics, di cui il secondo culminato con la conquista del titolo, Joe Mazzulla ha abituato tutti a delle dichiarazioni spesso bizzarre e fuori dal coro. Dotato di una personalità del tutto singolare, il coach dei campioni NBA in carica non si è smentito nemmeno alla vigilia della sfida con New York che aprirà la stagione 2024-25. “Non sento affatto la pressione da parte dei media di Boston” ha risposto Mazzulla quando gli è stato chiesto delle aspettative che la città e la stampa cittadina hanno in vista del possibile repeat dei biancoverdi, “usano solo parole, non è che hanno delle armi e che verranno a cercarmi se dovessimo perdere”. Mazzulla ha poi specificato: “Devono scrivere perché è il loro mestiere, ma le parole per me non significano nulla”.

Mazzulla, la pressione e il suo funerale

L’allenatore dei Celtics ha poi proseguito nella sua esamina della questione che riguarda la pressione sulla squadra: “Non siamo chirurghi, non siamo soldati: non rischiamo la vita, giochiamo a basket”. Secondo Mazzulla, la vera pressione arriva dall’interno, ma è una pressione positiva: “La nostra proprietà si aspetta che la squadra vinca e io chiedo sempre ai miei ragazzi: preferite che chi vi paga si aspetti che vinciate o che perdiate?”. Davanti all’ulteriore osservazione di un cronista, che ha provato a sottolineare come le parole abbiano un potereMazzulla ha replicato: “Lo hanno solo se glielo concedi, solo se lasci che incidano sulla percezione di chi sei e cosa fai”. E, per chiudere e provare forse a sdrammatizzare, Mazzulla ha quindi aggiunto: “Davvero, non me ne frega un c***o, abbiamo solo due possibilità: vincere o perdere, tutti qui. E comunque tra quarant’anni nessuno di voi sarà invitato al mio funerale, quindi…”. 

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