Tra le otto squadre ancora senza vittorie in questa regular season spiccano i Denver Nuggets, che dopo la brutta sconfitta all’esordio contro OKC hanno perso in volata anche contro i Clippers. Neanche un Nikola Jokic da 40 punti e 7 triple a segno è riuscito a nascondere i problemi della squadra, specialmente una panchina che non funziona già dalla pre-season
Dopo il brutto esordio con sconfitta per mano degli Oklahoma City Thunder, i Denver Nuggets speravano di vivere una giornata di festa, specialmente dopo che l’MVP dei Colorado Avalanche Nathan MacKinnon aveva presentato il Michael Jordan Trophy a Nikola Jokic pochi minuti prima della partita, restituendo il favore al serbo che aveva fatto lo stesso con lui due settimane fa. Una volta scesi in campo, però, i problemi dei Nuggets intravisti contro i Thunder sono tornati prepotentemente alla ribalta anche contro gli L.A. Clippers, finendo sotto anche di 18 a metà del secondo quarto, tirando malissimo come contro OKC. Nikola Jokic aveva ammonito tutti sottolineando come “tolti MPJ e Jamal Murray, non abbiamo buoni tiratori a roster, solo tiratori di striscia”, e in effetti Denver ha sbagliato 11 delle prime 13 conclusioni da tre punti anche contro Los Angeles. Solo un enorme Nikola Jokic da 41 punti e 7 triple a segno (nuovo massimo in carriera) è riuscito a rimettere in piedi la partita, ma nel finale di gara anche lui ha sbagliato un tiro libero e una tripla per la parità nell’ultimo minuto di gioco, condannando i campioni del 2023 alla seconda sconfitta consecutiva in casa. Cosa a cui decisamente non sono abituati nella Mile High City: negli ultimi due anni hanno perso appena 15 volte davanti al proprio pubblico a fronte di 67 vittorie.
Disastro panchina: Westbrook -37 in due partite
Se il 7/12 di Jokic ha in parte nascosto il 7/23 dei suoi compagni di squadra da tre punti, togliendo per un attimo l’attenzione dalle difficoltà al tiro dei Nuggets, è evidente che ci sia una questione sulla panchina dei campioni del 2023. Nelle prime due partite (per non parlare della preseason, dove i Nuggets hanno vinto solo una volta su cinque partite) le riserve di Denver sono andate malissimo: Russell Westbrook, arrivato in estate per ricoprire il ruolo di sesto uomo, ha accumulato un pesante -37 di plus-minus, il peggior dato di squadra davanti solo al -35 di Julian Strawther, il -20 di Payton Watson e il -18 di Dario Saric. I titolari, invece, hanno tutti differenziale positivo (Christian Braun +9, Jamal Murray +4) e anche Jokic è solamente a -2 pur avendo giocato 72 minuti complessivi nelle due gare. Dopo la partita, coach Michael Malone non ha nascosto le sue preoccupazioni sulla mancanza di disciplina della squadra e sulle spaziature sospette, pur senza sottrarsi dalle sue responsabilità. “Norman Powell ci ha fatto il c… nel quarto periodo. Abbiamo continuato a fare fallo sui loro tiratori con mancanza di disciplina. Ed è preoccupante perché gli stessi giocatori fanno continuamente lo stesso errore. Detto questo, se un giocatore ha un quarto periodo come quello di Powell, è responsabilità mia fare qualcosa per togliergli la palla dalle mani. E non l’ho fatto. Devo essere migliore. Le nostre spaziature poi sono state terribili in alcuni momenti. Bisogna usare tutta la lunghezza e la larghezza del campo ed essere più organizzati, specialmente con la second unit”. È solo la seconda partita, ma con tre gare in trasferta a cavallo di Halloween (Toronto, Brooklyn e Minnesota) c’è bisogno di invertire subito la marcia, anche perché il primo posto a OVest è già distante 2.5 partite.