Nella sfida persa sul campo di Detroit il lungo dei Lakers ha messo male il piede sinistro, aggravando un infortunio che lo tormenta già dalla fine della scorsa stagione. "Dovrò parlare con il mio trainer e capire cosa sta esattamente succedendo", ha spiegato Davis dopo aver finito la partita in campo nonostante il dolore
I problemi fisici sono da anni il grande limite della stella gialloviola, ed è quindi normale che ogni questione riguardante le sue condizioni metta subito in allarme tutto l'ambiente Lakers. La spia rossa si è accesa questa volta nel finale della partita persa a Detroit, quando Davis ha appoggiato male il piede sinistro atterando dopo un salto. Il giocatore ha comunque proseguito l'azione, ma appena il gioco si è fermato si è seduto a terra dolorante, ricevendo le cure dello staff medico. Il problema è stato un acutizzarsi del dolore che lo tormenta già dal finale della scorsa stagione, e che lo ha accompagnato anche ai Giochi di Parigi. AD ha stretto i denti, chiudendo in campo la partita, ma negli spogliatoi non ha nascosto la preoccupazione. "Sono atterrato proprio sul punto che 'mi uccide' - ha detto - e ora dovrò parlare con il mio trainer per capire esattamente cosa stia succedendo. E' un problema che sto gestendo dall'estate, e il mio obiettivo è quello di essere sempre in campo, vedremo...". Parole che come detto mettono in allarme i Lakers, anche perché Davis è stato fin qui nettamente il migliore dei suoi in stagione (31.8 punti e 9.7 rimbalzi di media). Per ora il giocatore non è stato inserito nella lista infortunati in vista della prossima partita contro Memphis, ma la situazione è tutta da valutare. La squadra, partita fortissimo con tre vittorie, a Detroit ha subito la terza sconfitta su quattro partite giocate in trasferta. E se AD si dovesse fermare le cose si complicherebbero ancora di più.