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NBA, il ritorno da leggenda di Klay Thompson: l'ovazione, il tributo e la sfida con Curry

NBA

Klay Thompson ha fatto il suo attesissimo ritorno da avversario contro i Golden State Warriors, in una serata piena di emozioni per lui e per la sua ex squadra. Il quattro volte campione NBA è stato accolto dai dipendenti degli Warriors sin dal suo arrivo al Chase Center, con i tifosi sugli spalti che indossavano un cappellino da capitano di una barca in suo onore. Dopo qualche schermaglia con Steph Curry, Thompson ha chiuso con 22 punti e 6 triple, ma senza riuscire a vincere

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Ci si poteva aspettare una notte di grandi emozioni, ma forse si è andati persino oltre le più ottimistiche aspettative. Klay Thompson è stato accolto dai Golden State Warriors come merita una leggenda, riservandogli numerosi attestati di stima per un giocatore che ha fatto la storia contribuendo a quattro titoli per la franchigia della Baia. Al suo primo ritorno da avversario con la maglia dei Dallas Mavericks, Thompson si è visibilmente emozionato per l'accoglienza ricevuta, nonostante nei giorni scorsi avesse cercato di minimizzare il tutto descrivendola come "solo un'altra partita di novembre come le altre". Ma ovviamente non è andata così, e se ne è accorto sin dal suo arrivo al Chase Center.

L'accoglienza dei dipendenti degli Warriors

Sin dal suo ingresso al Chase Center per la prima volta da avversario, dozzine di dipendenti e impiegati dei Golden State Warriors lo hanno accolto con applausi e ovazioni, accompagnandolo tra due ali di persone nel suo percorso fino agli spogliatioi degli ospiti. Klay, piuttosto sorpreso, ha ringraziato tutti più volte, iniziando a capire quello che sarebbe successo da lì a poco.

Il video tributo di Golden State e i cappellini dei tifosi

Thompson è stato introdotto come ultimo membro dei Dallas Mavericks, ma prima che lo speaker lo annunciasse al pubblico è stato mostrato un video-tributo sui maxischermi del Chase Center in cui è stata ripercorsa la sua meravigliosa storia con i Golden State Warriors. Al termine del video Thompson è stato omaggiato da una lunga standing ovation del pubblico, a cui per l'occasione è stato donato un cappellino da capitano di una barca - in onore della ben nota consuetudine di Thompson di presentarsi alle partite guidando la sua adorata imbarcazione tra le acque della Baia.

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Le schermaglie durante il match con Steph Curry

Il primo canestro della serata di Golden State è arrivato con una tripla di Steph Curry segnata propria contro le braccia protese del suo "Splash Brother", a cui Curry ha riservato un'esultanza irridente indicandolo mentre rientrava in difesa. Nel corso del secondo quarto Thompson ha risposto per le rime, prima con uno "shimmy" per festeggiare un tiro a segno, e poi rientrando in difesa indicandosi il braccio dopo un'altra tripla, con Curry fermo sul cubo dei cambi che lo osservava scuotendo la testa. "Avrebbe dovuto saperlo che non conveniva farlo" ha detto Curry, scherzando, dopo la partita.

Klay chude con 22 punti, Curry vince la partita

Al termine del match le cifre di Klay Thompson sono di tutto rispetto: 22 punti, 4 rimbalzi e 3 assist in 34 minuti con 6/12 dalla lunga distanza, realizzando un paio di canestri pesanti nel quarto periodo che sembravano aver indirizzato la partita nelle mani dei suoi Mavericks. Dall'altra parte però Curry non aveva alcuna intenzione di perdere questa partita (valida anche per la NBA Cup) e ha ribaltato il match con un parziale personale di 10-0, tra cui la tripla del +4 a 26.4 secondi dalla fine festeggiata con il classico "Night Night". Sono 37 i punti di Steph Curry alla fine con 6 rimbalzi e 9 assist per un'altra prestazione da MVP, salutando velocemente il suo ex compagno di squadra al termine di una partita che nessuno potrà dimenticarsi.

Thompson: "Serata bellissima, non la do per scontata"

Ancora visibilmente scottato per la sconfitta, Klay Thompson ha parlato brevemente con la stampa dopo la partita, descrivendo le sue emozioni: "Non ho voluto pensare molto a questa serata perché volevo arrivare qui con una mente aperta, ma è stata un’esperienza bellissima. Apprezzo molto i tifosi, il cappellino da capitano è stato un tocco di classe. Ho rivisto un sacco di facce conosciute tra il pubblico, è stato bello vedere tutta quella gratitudine e non la do per scontata. Non mi aspettavo l'accoglienza già nel tunnel dell'arena, mi ha messo un sorriso sul volto. Ringrazio l’organizzazione, è stato bellissimo”. Una parola anche sul parziale di 10-0 di Steph Curry che ha deciso la sfida: “Fa male finire dall’altra parte di una delle sue sfuriate, nel finale era caldo… Ma li affrontiamo altre tre volte in stagione, perciò speriamo di imparare qualcosa”.