Ieri notte i Bucks hanno conquistato la Emirates NBA Cup e, un po’ come era successo ai Lakers un anno prima, sono riusciti a coronare con il trionfo in coppa un inizio di stagione complicato. Per Bobby Portis, veterano di Milwaukee, però, le due squadre non sono affatto paragonabili, perché il successo di Giannis Antetokounmpo e compagni sarebbe arrivato grazie al sacrificio e all’altruismo invece che per via del potere, anche mediatico, delle superstar
Il paragone è scattato quasi in via automatica subito dopo la sirena finale dell’atto conclusivo della Emirates NBA Cup, perché i percorsi di Bucks e Lakers, a un anno di distanza, sono subito sembrati molto simili. Come avvenuto per LeBron James e compagni nel 2023, la coppa ha rappresentato per Milwaukee una sorta di riscatto rispetto ad un inizio di stagione fatto di tanti alti e bassi e, soprattutto, ne ha rilanciato la candidatura al ruolo di outsider nella corsa al titolo. La stessa cosa era successa ai Lakers, che dopo aver trionfato a Las Vegas nella finale contro Indiana, per molti erano diventati dei possibili candidati a uscire dall’Ovest anche ai playoff. La stagione dei gialloviola, però, si è poi conclusa con la netta eliminazione al primo turno per mano di Denver, e quindi a Milwaukee ci si augura che il destino che li attende si riveli sensibilmente diverso. Anche perché, secondo uno dei veterani di casa Bucks, il paragone tra le due squadre non ha alcun senso.
Milwaukee non è Hollywood
Quando gli è stato fatto notare il parallelismo con i Lakers, Bobby Portis, tra gli uomini simbolo dei Bucksormai da tante stagioni, ha subito reagito in modo brusco: “Qui non siamo a Hollywood”. Il lungo diMilwaukee ha poi spiegato perché, secondo lui, le due squadre che si sono aggiudicate le prime due edizioni del nuovo torneo creato dalla NBA non sono paragonabili: “Noi abbiamo ragazzi che lavorano duro e che si sacrificano con altruismo per il bene della squadra, non si tratta di quanti punti segna ciascuno. Il nostro gruppo è diverso dal loro e non si possono paragonare le due squadre, proprio per niente”. È probabile che in casa Lakers si siano segnati le parole di Portis, che di fatto ha accusato i gialloviola di aver vinto solo grazie alla presenza di superstar come LeBron James e Anthony Davis, e che coach JJ Redick e il suo staff le useranno per motivare la squadra in vista del primo scontro diretto con Milwaukee, che però non arriverà fino al prossimo 13 marzo.