Ormai non passa partita che Victor Wembanyama non faccia notizia per quanto capace di fare in campo. C'è stato lo strabiliante esordio natalizio, il terzo migliore per sempre per punti segnati (42) a cui il n°1 degli Spurs ha aggiunto 18 rimbalzi e 4 stoppate; poi la vittoria a Brooklyn, con 19 punti di cui 11 (con tre triple a segno) nel decisivo terzo quarto; nella doppia sfida contro Jokic e Denver ha chiuso con 35 punti e 18 rimbalzi la prima gara, con 20, 23 rimbalzi (suo massimo in carriera) e 4 stoppate la seconda. E proprio le stoppate nella notte sono diventate 8 contro i Chicago Bulls, poi capaci di vincere nel finale, dopo che la tripla del pareggio la prende e la sbaglia proprio Wembanyama, capace comunque di chiudere con 23 punti e 14 rimbalzi. Ma quelle 8 stoppate - anche per un giocatore che guida la lega con 4.0 tiri rispediti al mittente a partita, uno e mezzo in più rispetto al secondo (Walker Kessler) - sono la cosa che probabilmente ha impressionato più di tutti un altro centro, del recente passato, come DeMarcus Cousins. Che sul destino futuro di Wembanyama ha pochissimi dubbi. Anzi, nessuno.
"È qualcosa che non abbiamo mai visto prima. Questo ragazzo ha tutto: su un campo da basket può letteralmente far qualsiasi cosa. Ha talento, deve solo stare lontano dagli infortuni e riuscire a essere costante: io non ho un singolo dubbio che possa diventare uno dei più grandi di sempre, per me non è neppure un argomento. Come minimo diventerà il più forte difensore di tutti i tempi. Ma come minimo!", afferma convinto Cousins, prima di concludere con il classico: "Il suo unico limite è il cielo".