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NBA, Zion Williamson accumula ritardi e i Pelicans lo sospendono per una partita

NBA

Nella notte New Orleans si è tolta una delle rare soddisfazioni della sua complicatissima stagione andando a vincere a Philadelphia, ma in campo non c’era la stella della squadra. Rientrato da poco dopo il lungo stop per infortunio, infatti, Zion Williamson contro i Sixers ha scontato una gara di sospensione rifilatagli dai Pelicans dopo aver accumulato diversi ritardi agli allenamenti e anche per il volo verso Philadelphia

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Aveva appena fatto in tempo a rientrare dopo due mesi di stop nella sconfitta sul campo di Minnesota di martedì scorso, peraltro segnando 22 punti in meno di 28 minuti giocati, che Zion Williamson ha trovato un altro ostacolo a fermarne la corsa, o forse sarebbe meglio dire la rincorsa verso un’altra stagione tormentata. Nella notte i Pelicans hanno sorpreso tutti, andando a vincere in casa dei Sixers, cogliendo così una rara gioia all’interno di una regular season disgraziatissima. Solo che il loro miglior giocatore, ancora una volta, non era sul parquet con i compagni. A fermare Williamson, stavolta, non sono stati problemi fisici, bensì motivi di carattere disciplinare.

Zion e i ritardi inaccettabili

Ad annunciare la sospensione per una partita di Williamson, scontata proprio contro i Sixers, è stato direttamente David Griffin, a capo della dirigenza di New Orleans, con un comunicato ufficiale in cui sottolineava come il giocatore non avesse “rispettato gli standard della nostra organizzazione”, ovvero fosse arrivato più volte in ritardo agli allenamenti e anche per il volo verso Philadelphia, ribadendo poi che la franchigia continua a puntare su Zion e conta di rivederlo al massimo dell’impegno sul campo. Lo stesso giocatore, poi, ha fatto pubblica ammenda, prendendosi le sue responsabilità, ammettendo di “non avere scuse per i ritardi accumulati agli allenamenti” e promettendo di impegnarsi per “essere un compagno di squadra migliore”. 

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