NBA, Butler svogliato, "sciopera" in campo: i numeri che inchiodano la superstar di Miami
NBATra una sospensione (di sette gare, appena scontata) e un'altra (stavolta di due, inflittagli nella notte dalla società), il n°22 degli Heat da inizio gennaio è sceso in campo cinque volte e in quattro di queste occasioni si è preso meno di dieci tiri. I suoi totali statistici - considerando solo il 2025 - non sono mai stati così bassi dal 2013 a oggi e anche ritmo e velocità di spostamenti in campo testimoniano di un giocatore tutt'altro che coinvolto. I dati evidenziati da Bobby Marks
Poco più di 11 punti a partita, lui che in carriera viaggia sopra i 18 e da quando è a Miami e indossa la maglia degli Heat (questa è la sua sesta stagione) ne mette in media 21 a sera. Solo che Jimmy Butler quella maglia lì non vuole più indossarla, al riguardo è stato chiaro, e nelle ultime cinque partite ha fatto di tutto per dimostrarlo. Da quando, con l’avvento del 2025, è tornato in campo - dopo aver saltato cinque gare per quello che prima era stato venduto come un “problema allo stomaco” e poi una “necessità di rimettersi in forma” – Butler ha disputato due gare in back-to-back l’1 e il 2 gennaio (entrambe chiuse con 9 punti segnati, e un totale di 11 tiri) e poi altre tre dopo aver scontato la sospensione di sette gare inflittagli dalla società, per la quale “attraverso le sue azioni e le sue parole, [Butler] ha dimostrato di non voler più far parte della squadra”. In queste cinque partite, come dicevamo, è rimasto tre volte sotto la doppia cifra, e la sua media punti appena sopra gli 11 a sera è parsa a molti testimoniare già uno scarso impegno. Ora però – come ha fatto notare il giornalista di ESPN Bobby Marks – sono arrivati anche altri dati a sostenere la tesi.
Era dal 2013, ad esempio, più di un decennio fa (!), che Butler non infilava una serie di cinque partite con meno di 57 punti, 42 tiri tentati o 14 viaggi in lunetta totali. In queste sue ultime esibizioni, si è preso un tiro solamente nel 16% delle occasioni in cui ha toccato palla (prima del 1 gennaio il dato era del 19%), mentre la percentuale dei passaggi è salita dal 70% al 76%. Nell’ultima gara – prima dell’ennesima sospensione, per non essersi presentato al volo di squadra per la trasferta di Milwaukee – i suoi Heat hanno perso in casa contro una delle peggiori squadre NBA, i Portland Trail Blazers, e Butler ha continuato a tirare poco (solo 9 volte), passare tanto (8 assist) muovendosi in maniera a tratti svogliata per il campo - solo nel 5% del tempo passato sul parquet lo ha fatto a una velocità considerata “alta” (a più di 4 metri al secondo). E nella NBA, dove tutto viene misurato, Marks ha fatto notare come sia la seconda percentuale più bassa nelle gare di questa stagione in cui abbia giocato almeno 20 minuti. “So quello che volete sentirmi dire. Ma stasera non voglio abboccare”, ha risposto coach Spoelstra, dopo il ko contro Portland, sollecitato sulla prestazione non certo entusiasmante di Butler. “Non l’abbiamo visto molto qui in giro, ultimamente. Non ha giocato molto. Forse è per quello”. Ma non ci credeva neppure lui.
