
Nella stagione 1975-76, la terza della sua carriera, aveva guidato tanto la classifica degli assist che quella dei recuperi con la maglia dei Supersonics. Tra i preferiti dei tifosi di Seattle, per il suo cranio rasato e l'immancabile fascetta, era stato ceduto l'anno prima della cavalcata poi vincente verso il titolo del 1979. Ma a fine carriera era tornato a vivere in città, dove era ancora amatissimo
Solo due mesi dopo aver pianto la scomparsa di Gus Williams (morto il 15 gennaio all’etè di 71 anni) la città di Seattle perde un altro nome importante nella storia degli amatissimi Supersonics. “Slick” Watts, solo all’anagrafe Donald, si è spento all’età di 73 anni, a causa di complicazioni sorte dopo un infarto subìto ormai 4 anni fa, nel 2021. Mai scelto al Draft, i suoi cinque anni nella “città dello smeraldo” sono ancora impressi nella memoria di tutti i tifosi dei Sonics: leader per assist e recuperi in tutta la lega nella stagione 1975-76, per via del suo cranio sempre lucido e rasato e della caratteristica fascia tergisudore indossata in testa era diventato uno dei giocatori preferiti tra i tifosi della città, la stessa dove era tornato a vivere post-carriera. Negli ultimi anni aveva insegnato educazione fisica nelle scuole pubbliche e aveva una sua accademia di pallacanestro dove tramandava alle nuove generazioni la sua conoscenza dello sport.
In NBA ha disputato un totale di 438 partite, con le maglie di New Orleans (Jazz) e Rockets oltre a quella di Seattle: la sua terza e quarta annata ai Sonics restano le migliori della sua carriera (con 13 punti e 8 assist di media) ma venne scambiato a metà della stagione 1977-78, e per questo non fu parte della storica squadra capace di vincere l’unico titolo NBA nel 1979.
