Dopo la fortunata prima stagione di "Mind The Game", LeBron James ha deciso di rilanciare il suo podcast sostituendo JJ Redick, ora suo allenatore ai Los Angeles Lakers, con Steve Nash, due volte MVP ed ex coach dei Brooklyn Nets. Il podcast, incentrato sul gioco e sulle sue minuzie tecnico-tattiche, ripartirà il prossimo 1 aprile
Nel variegato mondo delle offerte di podcast, ce n’è uno che sta per tornare. LeBron James ha annunciato che il suo “Mind The Game” tornerà per la seconda stagione, dopo che la prima in compagnia di JJ Redick — al tempo non ancora suo allenatore ai Los Angeles Lakers — ha avuto un successo immediato, viaggiando a 1.5 milioni di visualizzazioni a puntata e accumulando oltre 500.000 iscritti solo su YouTube. Questa volta il Re verrà affiancato da un’altra grande mente cestistica come Steve Nash, due volte MVP della lega (la seconda, nel 2006, proprio davanti a un 21enne LeBron James arrivato secondo nella classifica di fine anno, seppur staccatissimo) e recentemente allenatore dei Brooklyn Nets per due stagioni e mezza. Secondo quanto scritto da ESPN, James e Redick hanno scelto insieme Nash come nuovo co-host del programma, che continuerà a essere prodotto da Uninterrupted (la società di contenuti multimediali di James) e diretto da Jason Gallagher, collaboratore di lungo corso di Redick e autore anche della prima stagione del programma, concentrandosi sul gioco in sé e sulle minuzie tecnico-tattiche che lo compongono. Il primo episodio della nuova stagione arriverà l’1 aprile con il medesimo setting della passata stagione e dovrebbero continuare ogni martedì.
LeBron: "Non si può vincere con uno scambio a metà stagione? Si sbagliano"
Nel breve trailer realizzato per il lancio della nuova stagione, Nash fa un chiaro riferimento a Luka Doncic e il suo sbarco ai Lakers: "Dicono che non si possa fare uno scambio importante a metà stagione e competere per il titolo”. “Oh, si sbagliano" dice James con un sorriso, evidentemente convinto che i Lakers abbiano la possibilità di giocarsi l’anello. "Ho sempre amato i giocatori che instillano così tanta fiducia nei loro compagni di squadra da far loro pensare di essere in realtà meglio di quello che fo…e sono" dice poi successivamente il Re, per poi concludere con una battuta facendo evidentemente riferimento a Redick: "Se trova un altro posto da capoallenatore in NBA per qualsiasi motivo, noi non ne abbiamo parlato eh!".
