Dopo l’amara conclusione della sua prima annata sulla panchina gialloviola, JJ Redick guarda già avanti e pare avere le idee chiare su cosa non sia andato nella sfida persa contro Minnesota. In vista della prossima stagione, infatti, per Redick la priorità è che tutti i giocatori a roster si presentino nella miglior forma fisica possibile. E, pur senza fare nomi, il coach dei Lakers sembra proprio aver voluto mandare un messaggio a qualcuno in particolare all’interno della squadra…
Che JJ Redick, anche nelle nuove vesti di allenatore, non fosse tipo da grandi giri di parole lo si era capito già dall’inizio della stagione. E l’ex giocatore di Clippers e Sixers ha confermato di non avere grandi peli sulla lingua anche al termine della stagione, che per i suoi Lakers è arrivata ieri notte con l’eliminazione al primo turno dei playoff dopo il pesante 4-1 subito da Minnesota. La delusione, in casa gialloviola, è stata ovviamente palpabile fin dal fischio finale di gara-5, ma Redick è sembrato voler subito guardare avanti e avere le idee chiare su ciò che la squadra dovrà fare per riscattarsi nella prossima stagione. E mentre tutt’intorno ai Lakers si parlava già di mercato e di possibili mosse per migliorare il roster, coach Redick si concentrava su un aspetto ben preciso e, come d’abitudine, non faceva sconti a nessuno.
I Lakers, la condizione fisica e un imputato non troppo misterioso
“Cominceremo dalla offseason e dal lavoro per raggiungere la forma migliore, condizione necessaria per lottare per il titolo” ha dichiarato Redick dopo gara-5, affondando poi il colpo con ancora maggior decisione. “Di certo ci sono stati giocatori che erano in forma strepitosa, ma altri avrebbero potuto essere in una forma migliore”. Il coach dei Lakers non ha quindi voluto fare nomi, ma risultA difficile non pensare a Luka Doncic. Lo sloveno, arrivato a Los Angeles lo scorso febbraio, è stato infatti più volte oggetto di critiche più o meno esplicite riguardanti la sua capacità di mantenere una condizione fisica e atletica almeno accettabile, soprattutto nelle fasi decisive della stagione. Il suo addio a Dallas era stato accompagnato proprio da voci insistenti circa i malumori creati dal relativo impegno di Doncic nel percorso di recupero dall’infortunio che l’aveva fermato nella partita del Christmas Day e anche contro Minnesota l’ex Mavs è apparso ben lontano dalla miglior forma. Quello di Redick, insomma, è sembrato un messaggio nemmeno troppo velato alla sua stella, a cui ora non resta che usare la lunga pausa estiva per provare a smentire i tanti che fin qui lo hanno accusato di scarsa professionalità in questo senso.
