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NBA, infortunio per LeBron James: non avrebbe continuato i playoff

NBA
©Getty

La risonanza magnetica a cui si è sottoposto LeBron James ha rivelato una distorsione di secondo grado al legamento mediale collaterale che, anche in caso di vittoria in gara-5 contro Minnesota, lo avrebbe costretto a saltare dalle 3 alle 5 settimane di playoff. James non ha ancora confermato o meno se tornerà in campo il prossimo anno, ma nel caso in cui tornasse per la sua 23^ stagione non ci si aspetta un “sacrificio” economico per aiutare i Lakers

Nel corso della sua carriera LeBron James ha disputato 292 partite di playoff, più di chiunque altro nella storia, senza mai saltarne neanche una. Quella striscia si sarebbe interrotta nel caso in cui i Los Angeles Lakers fossero riusciti a vincere gara-5 contro Minnesota: dopo essersi sottoposto a una risonanza magnetica, a James è stata diagnosticata una distorsione di secondo grado al legamento mediale collaterale causata da uno scontro con Donte DiVincenzo a 8:39 dalla fine del match contro i T’Wolves, quando i Lakers erano sotto di 2 lunghezze. James era uscito brevemente dal campo prima di tornare in campo per gli ultimi 7:23 del match con la distanza invariata tra le due squadre, ma non ha più trovato le forze necessarie per evitare l’eliminazione dei suoi Lakers, segnando 5 punti ininfluenti per il 103-96 finale.

James non pensa a un sacrificio per i Lakers

Le tempistiche per il suo recupero sono di 3-5 settimane, quindi i Lakers anche in caso di passaggio del turno avrebbero dovuto fare a meno del 40enne per il resto della serie e probabilmente della post-season. In attesa che venga comunicata una decisione ufficiale sul suo futuro, le prime indiscrezioni dicono che James dovrebbe tornare anche il prossimo anno per la sua 23^ stagione nella lega, superando il record di Vince Carter, e compiendo quindi in campo il suo 41° compleanno. James può esercitare una player option da 52.6 milioni di dollari entro il 29 di giugno oppure può diventare free agent, sia per firmare un nuovo contratto coi Lakers che, eventualmente, con un’altra squadra. Secondo chi gli è vicino, però, molto difficilmente James accetterà un sacrificio del suo ingaggio sostanzioso per aiutare i Lakers a costruire il roster: James nell’ultimo contratto ha rinunciato a 2.7 milioni di dollari per aiutare la flessibilità della squadra, ma non ci si attende che si accontenti di un contratto di 10-15 milioni, anche perché comunque i Lakers non avrebbero spazio salariale per competere sul mercato dei migliori free agent. Soprattutto James, nonostante l’età, ha chiuso la regular season con 24.4 punti, 8.2 assist e 7.8 rimbalzi di media in 70 partite disputate, cifre che potrebbero portarlo a uno dei quintetti All-NBA — un rendimento in campo certamente non da giocatore da mid-level exception.

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