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NBA, la sfida tra Rockets e Warriors è anche generazionale: si decide tutto in gara-7

NBA

L’esperienza in gara da dentro o fuori sarebbe nettamente a favore di Golden State, ma Houston fin qui ha dimostrato di non tremare nei momenti più delicati della serie. E dopo aver evitato l’eliminazione con la vittoria in gara-6 sul campo degli Warriors, i Rockets vogliono riprovarci questa notte tra le mura di casa per dare il colpo del ko definitivo e volare al secondo turno contro Minnesota

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Se quella tra Nuggets e Clippers, appena conclusasi con la netta vittoria a gara-7 di Nikola Jokic e compagni, è stata la serie più combattuta del primo turno di questi playoff, la sfida tra Houston e Golden State non è stata certo da meno. Gli Warriors, avanti 3-1 dopo le vittorie di gara-3 e gara-4, a dire il vero sembravano avere in mano i destini della serie, ma dopo aver abdicato quasi subito in gara-5 i ragazzi di Steve Kerr hanno fallito il colpo del possibile ko anche in gara-6 sul parquet di casa del Chase Center. Un passaggio a vuoto inusuale e per certi versi sorprendente per una squadra dell’esperienza di Golden State, che in teoria avrebbe dovuto saper gestire meglio i momenti critici delle singole partite. Un passaggio a vuoto che ora lascia spazio ai giovani Rockets, pronti a mettere in campo tutta la loro energia in gara-7 e provare così a scrivere la parola fine alla stagione dei Dubs. 

Esperienza contro freschezza: chi avrà la meglio?

Il conteggio, volendo, è presto fatto: Steph Curry, Draymond Green e Jimmy Butler in tre contano più gare-7, 14, giocate rispetto a tutto il roster dei Rockets, che grazie ai suoi elementi più navigati come Jeff Green, Steven Adams, Fred VanVleet e Aaron Holiday arriva giusto a 10. Sulla carta, quindi, Golden State dovrebbe avere un vantaggio considerevole nel giocare una partita in cui le emozioni e più in generale la gestione dell’aspetto mentale conta come non mai. Houston, però, ha già dimostrato nelle sei gare precedenti di non aver alcun timore dell’avversario più blasonato, colmando il gap in termini di esperienza con la freschezza e l’energia dei vari Amen Thompson e Alperen Segnun. Per scoprire cosa conterà di più, se le gambe scattanti o l’abitudine a giocare con una tale pressione addosso basta attendere stanotte, quando al termine di gara-7 solo una delle due squadre sarà rimasta in piedi. 

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