La finale di conference tra OKC e Minnesota metterà uno di fronte all’altro i cugini Shai Gilgeous-Alexander e Nickeil Alexander-Walker, due cugini che sono quasi più come due fratelli. Dopo la vittoria in gara-7, è stato il leader dei Thunder a commentare la sfida che lo attende, mettendo subito in chiaro che non ci sarà alcuno sconto: "È molto speciale e sarà molto divertente… ma cercherò di tagliargli la testa di sicuro"
La serie tra Oklahoma City Thunder e Minnesota Timberwolves promette scintille, mettendo una di fronte all’altra due delle squadre più intriganti e in forma della Western Conference con in palio un viaggio alle Finals — le seconde nel caso in cui passi OKC, le prime per i T’Wolves. Tra i tanti incroci della serie c’è anche quello tra due giocatori che sono parenti: Shai Gilgeous-Alexander e Nickeil Alexander-Walker, infatti, sono cugini e sono cresciuti insieme nell'area di Toronto, anche giocando nella stessa squadra ai tempi di Hamilton Heights Christian Academy. Poi le loro strade si sono separate al college, per poi ritrovarsi sempre e solo da avversari in NBA. In 14 occasioni in cui le loro squadre hanno giocato contro il bilancio è in perfetta parità sul 7-7, per quanto le medie di SGA (24.4 punti, 4.8 rimbalzi e 5.1 assist) siano del tutto soverchianti nei confronti di NAW (8.6 punti, 2.5 rimbalzi e 2.3 assist). Considerando le qualità difensive di Alexander-Walker, però, c’è da scommettere che i due si incroceranno spesso, e Gilgeous-Alexander ha già fatto sapere che non concederà nessuno sconto al cugino.
"Sarà molto divertente" ha detto durante la conferenza stampa a seguito di gara-7 contro Denver. "È anche difficile da spiegare. Sapete quanto siamo vicini, per me è come un secondo fratello. Abbiamo affrontato ogni passo delle nostre vite insieme, dal prendere in mano un pallone per la prima volta ad andare a scuola insieme fino ad arrivare in NBA. Per questo è così speciale essere in questa posizione oggi. Ma cercherò comunque di tagliargli la testa, questo è sicuro". Quando c’è in palio il primo viaggio alle Finals delle loro carriere, dopotutto, non si può guardare in faccia nessuno — nemmeno i membri delle proprie famiglie.
