L’ultima e unica volta in cui i Pacers erano riusciti ad arrivare alle Finals risale al 2000, quando la squadra allora guidata dal grande veterano Reggie Miller e dalla leggenda Larry Bird in panchina combatteva, perdendo, contro i Lakers di Kobe Bryant e Shaquille O’Neal. Ora, per Tyrese Haliburton e compagni, arriva la sfida con la favoritissima Oklahoma City, ma i ragazzi di coach Rick Carlisle, dopo aver scritto la storia della franchigia, vogliono continuare a sorprendere
È passato letteralmente un quarto di secolo, misura temporale che rende l’idea della portata dell’impresa compiuta dai Pacers, che battendo New York per 4-2 alle finali della Eastern Conference tornano alle Finals. La prima, nonché unica volta per Indiana sul palcoscenico più importante della stagione risale infatti al 2000. Allora, la squadra che aveva nel veterano Reggie Miller, oggi commentatore a bordo campo, il suo punto di riferimento e in Larry Bird, leggenda con la maglia dei Celtics, la sua guida in panchina, si scontrava con la corazzata targata Kobe Bryant e Shaquille O’Neal. Quei Lakers, seppur con fatica, vincevano la serie per 4-2, scrivendo così il primo capitolo di quello che sarebbe stato il loro strepitoso threepeat. E anche ora i Pacers si presentano alle Finals con l’etichetta di sfavoriti, ma dopo aver scritto la storia della franchigia i ragazzi di coach Rick Carlisle sembrano proprio voler continuare a sorprendere.
Indiana e la voglia di sorprendere
Partiti dalla 4^ posizione nella classifica della Eastern Conference, i Pacers hanno eliminato prima i Bucks di Giannis Antetokounmpo e quindi quella Cleveland che aveva dominato la regular season a Est, in entrambi i casi con un secco 4-1. Per superare New York, invece, Tyrese Haliburton e compagni hanno avuto bisogno di una partita in più, ma dopo aver vinto le prime due sfide al Madison Square Gardenl’impressione è stata che Indiana avesse in mano le finali della Eastern Conference. E se è forse esagerato parlare di miracolo, di certo il ritorno dei Pacers alle Finals era difficile da pronosticare all’inizio dei playoff. E invece la squadra, senza mai rinunciare al suo stile di pallacanestro spumeggiante e spettacolare, ha avuto la meglio di ogni avversario. Ora, però, arriva la prova più dura, perché sulla strada di quello che sarebbe il primo titolo nella storia della franchigia c’è Oklahoma City. I Thunder si presenteranno alle Finals con il ruolo di favoriti, ma per Indiana questo non sembra rappresentare un problema. Perché dopo aver chiuso un cerchio lungo un quarto di secolo sognare ancora più in grande non è affatto vietato.
