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NBA, il curioso caso Wiseman: da flop al Draft 2020 a due volte campione senza giocare?

NBA

Nel 2020 gli Warriors usavano la loro 2^ scelta al Draft per portarsi a casa James Wiseman, che nei loro piani avrebbe dovuto essere il centro della squadra del futuro. Il campo, però, ha detto cose molto diverse e dopo tre stagioni Golden State l’ha scambiato e lui si è perso nei meandri della lega. Eppure, pur senza giocare, Wiseman vinceva il titolo nel 2022 con la maglia dei Dubs e in caso di vittoria dei Pacers alle prossime Finals potrebbe anche mettersi al dito il suo secondo anello di campione

Il Draft del 2020, a distanza ormai di cinque anni, rimane uno dei più affascinanti della NBA contemporanea. Tra i nomi chiamati a novembre di quell’anno, con le tempistiche della stagione spostate in avanti di sei mesi a causa della pandemia da Covid-19, ci sono stelle ormai di primissima grandezza come Anthony Edwards e Tyrese Haliburton, talenti purissimi che devono ancora trovare la loro consacrazione come LaMelo Ball e Tyrese Haliburton e diversi flop. Il primo tra questi flop corrisponde senza grandi dubbi a James Wiseman, allora scelto in seconda posizione dietro solo a Edwards da Golden State, che vedeva in lui il lungo in grado di allungare la dinastia degli Warriors diventando un dominatore del pitturato. Le cose, ovviamente, sono andate in modo molto diverso, tanto che l’ormai ex Dubs ha chiuso questa stagione da disoccupato. Eppure, nonostante tutto, Wiseman potrebbe a breve diventare il primo giocatore uscito da quel Draft a vincere non uno, ma bensì due titoli NBA.

Wiseman non gioca, la squadra vince

Il primo titolo della sua carriera Wiseman l’ha vinto proprio a Golden State nel 2022, al termine di una stagione in cui non aveva mai messo piede in campo con la maglia degli Warriors essendo impegnato nel lungo recupero dalla rottura del menisco. Essendo però ufficialmente a roster e, almeno dalla primavera del 2022 in poi, teoricamente a disposizione di coach Steve KerrWiseman diventava a tutti gli effetti campione NBA dopo il trionfo dei suoi sui Celtics alle Finals. Un destino simile, forse ancora più assurdo, potrebbe accompagnarlo nelle prossime settimane. Durante la scorsa estate, infatti, il giocatore aveva firmato un biennale con Indiana e debuttato nella gara di apertura della stagione contro Detroit, dove però finiva subito per rimediare una frattura al tendine d’Achille sinistro che avrebbe portato i Pacers a scambiarlo con Toronto e quindi i Raptors a tagliarlo poco dopo. I 4 minuti e 38 secondi giocati lo scorso 23 ottobre contro i Pistons, mandando a referto 6 punti e un rimbalzo, potrebbero però valergli a termini di regolamento il secondo, clamoroso anello di campione NBA all’interno di una carriera fin qui a dir poco fallimentare

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