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NBA, Don Nelson sta dalla parte di Doncic: "Che errore per Dallas mandarlo via"

NBA

Premiato prima di gara-2 delle Finals con il ‘Chuck Daly Lifetime Achievement’, riconoscimento assegnato dall’associazione allenatori della NBA, Don Nelson, mezzo secolo trascorso sul parquet da giocatore prima e da coach poi, ha voluto dire la sua sulla trade che nello scorso febbraio ha sconvolto il mondo del basket. E, per essere ancora più chiaro e mandare un messaggio inequivocabile, il super veterano ha indossato anche un paio di scarpe davvero speciali

L’occasione era di quelle liete, anzi lietissime, perché l’assegnazione del ‘Chuck Daly Lifetime Achievement’ consentiva a Don Nelson di celebrare la sua lunghissima carriera in panchina proprio in compagnia di chi sulle panchine NBA c’è ancora oggi. Il premio, infatti, viene assegnato dall’associazione allenatori della lega e a consegnarlo al super veterano poco prima di gara-2 delle Finals a Oklahoma City è stato il coach dei Pacers Rick CarlisleNelson, però, è noto per non aver mai rinunciato a uno spunto di possibile polemica in vita sua e, arrivato ormai a 85 anni, non si è smentito. “Voglio che tutti sappiano che indosso le nuove Nike dedicate a Doncic” ha dichiarato Nelson nel bel mezzo della conferenza stampa allestita per consegnargli il prestigioso riconoscimento, “e lo faccio per protestare contro la trade fatta da Dallas: è stato un errore tremendo e voglio che si sappia”.

Nelson, Auerbach e i giocatori franchigia

Senza bisogno di essere pungolato dai cronisti presenti, Nelson ha poi voluto anche spiegare il perché della sua protesta e della sua opinione tanto netta a proposito dello scambio tra Mavs e Lakers dello scorso febbraio. “La mia filosofia, quando si tratta di talenti generazionali come Luka, coincide con quella che mi ha trasmesso Red Auerbach ai tempi dei Celtics [di cui Nelson è stato giocatore tra gli anni ’60 e ’80 N.d.R]: mai scambiarli”. “Quando hai un giocatore così grande, sosteneva Auerbach” ha quindi proseguito Nelson, “non lo perdi, anzi, lo tieni a vita e quando smette ritiri la sua maglia. Questa è la mia filosofia”. Una filosofia che Dallas, dove Nelson ha trascorso quasi vent’anni tra panchina e scrivania, evidentemente non condivide. 

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