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Mercato NBA, parola d'ordine risparmio: la logica dietro le cessioni dei Boston Celtics

NBA
©Getty

Tra salari e tasse il monte salari dei Celtics sarebbe stato superiore al mezzo miliardo (!) di dollari. Alla luce di questo dato - e dell'infortunio al tendine di Achille che con ogni probabilità impedirà a Jayson Tatum di essere in campo nella stagione 2025-26 - si spiegano le cessioni shock di Jrue Holiday e Kristaps Porzingis

 

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Solo un anno fa, giugno 2024, i Boston Celtics festeggiavano il titolo n°18 della loro storia. Oggi quella squadra non esiste più. Alla partenza di Jrue Holiday (spedito a Portland in cambio di Anfernee Simons) ha fatto seguito nel giro di 24 ore quella di Kristaps Porzingis, protagonista di uno scambio a tre con Brooklyn e Atlanta, sua destinazione finale (da cui i Celtics ottengono Georges Niang e una seconda scelta al Draft 2031). Ma no: Brad Stevens - il n°1 del front office biancoverde - non è impazzito. Le scelte di mercato di Boston hanno una loro logica, spiegabile attraverso principalmente due fattori: l'infortunio negli ultimi playoff a Jayson Tatum (rottura del tendine d'achille: fuori con ogni probabilità per tutta la prossima stagione) e un monte salari che (tasse incluse) avrebbe sfondato il muro dei 500 milioni di dollari. Insostenibile, anche per la nuova proprietà facente capo a William (Bill) Chisholm. Con la doppia mossa messa a segno in un lampo, Stevens ha infatto già risparmiato 180 milioni di dollari in tassa di lusso, posizionando i Celtics al di sotto del temutissimo "second apron", quella seconda soglia che penalizza le squadre NBA sia finanziariamente che dal punto di vista della liberà di movimento sul mercato. 

Il lèttone n°8 a Boston è stato protagonista di un biennio più che positivo (oltre 19 punti di media con più del 41% da tre punti, massimo in carriera) pur continuando a collezionare guai fisici che ne hanno limitato per lunghi tratti l'impiego, e si appresta a disputare ora in maglia Hawks l'ultimo anno di un contratto da quasi 31 milioni di dollari con la prospettiva però di poter rinnovare ad Atlanta per far coppia a lungo termine con Trae Young e l'ex prima scelta assoluta Zaccharie Risacher. Boston, invece, potrebbe non aver finito di muoversi sul mercato. I nomi di Derrick White e addirittura quello di Jaylen Brown appaiono spesso nelle voci di mercato, perché la loro eventuale cessione permetterebbe ai Celtics di evitare addirittura di pagare la tassa di lusso, evenienza che la proprietà potrebbe ritenere opportuna in un'annata in cui - forzatamente senza la loro prima superstar, Jayson Tatum - le ambizioni di titolo sono apparentemente rimandate

 

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