Terminato il suo contratto con San Antonio, Chris Paul pare non avere alcuna intenzione di smettere nonostante i quarant’anni appena compiuti. E siccome agli Spurs il ruolo di playmaker è più che coperto, il super veterano, free agent tra poche ore, si guarda attorno: Dallas lo vorrebbe come rimpiazzo temporaneo dell’infortunato Kyrie Irving, ma lui preferirebbe tornare a giocare a Los Angeles per restare più vicino alla famiglia
Chris Paul, una volta chiusa la sua prima e probabilmente unica stagione a San Antonio, deve essersi guardato indietro verso le 82 le partite giocate in regular season e forse si è detto: perché smettere? Quarant’anni compiuti a maggio, CP3 ha giocato 28 minuti di media nella scorsa stagione, dando comunque un contributo ancora significativo. Agli Spurs, però, dopo la trade dello scorso febbraio per De’Aaron Fox e la scelta di Dylan Harper con la seconda chiamata al Draft, il ruolo di playmaker pare più che coperto. In attesa di diventare a tutti gli effetti free agent nel giro di poche ore, quindi, il super veterano si starebbe guardando in giro nel tentativo di capire dove portare il suo immane QI cestistico e la sua altrettanto immane esperienza accumulata in ormai vent’anni abbondanti di basket al massimo livello.
Dallas chiama, Los Angeles risponde
Secondo quanto riportato dall’insider Marc Stein, a manifestare interesse per Paul sarebbe stata prima di tutto Dallas, bisognosa di trovare un sostituto per Kyrie Irving, con ogni probabilità fuori almeno per tutta la prima parte della prossima stagione. I Mavs potrebbero offrire a CP3 un contratto annuale attorno ai 5.7 milioni di dollari, ma il giocatore avrebbe manifestato l’intenzione di tornare a giocare a Los Angeles, dove risiede la sua famiglia, che da lì non si è mai del tutto trasferita dai tempi della sua permanenza ai Clippers, chiusasi nell’ormai lontano 2017. Gli stessi Clippers, quindi, potrebbero essere una destinazione gradita, così come lo sarebbero anche i Lakers. Tornare alla franchigia che ha contribuito a far diventare grande o realizzare finalmente il sogno di giocare con l’amico LeBron James? O, ancora, sobbarcarsi un ulteriore sacrificio a livello personale e accettare la corte dei Mavs? Come per molti altri free agent, il futuro di Paul si dovrebbe decidere nell’arco dei prossimi giorni.
