NBA, Damian Lillard "euforico" per il taglio dai Bucks: sarà free agent per la prima volta
NBALa decisione dei Milwaukee Bucks di tagliare Damian Lillard per poter arrivare a prendere Myles Turner ha sorpreso tutti, ma è stata accolta con entusiasmo dal diretto interessato. Secondo quanto riportato da Sam Amick, infatti, Lillard è addirittura “euforico” per la possibilità di lasciare i Bucks, diventando free agent per la prima volta in carriera e con la possibilità di continuare la riabilitazione vicino ai figli, scegliendo la sua prossima destinazione pensando solo al basket
Da un giocatore orgoglioso come Damian Lillard ci si sarebbe potuti aspettare una reazione rabbiosa alla sorprendente decisione dei Milwaukee Bucks di tagliarlo. Invece, secondo quanto riportato da The Athletic, la reazione del quasi 35enne è stata di tutt’altro avviso: Lillard è stato descritto addirittura come "euforico" per la decisione dei Bucks per una serie di motivi. Il primo: potrà continuare la riabilitazione dalla rottura del tendine d’Achille senza dover riportare a nessuna squadra, potendo quindi eseguirla con tutta calma sulla costa Ovest, dove la sua famiglia (e in particolare i suoi figli, dopo un divorzio tutt’altro che sereno) è rimasta a vivere, uno dei motivi per cui la sua esperienza ai Bucks non è andata come sperato. Il secondo è che, ricevendo 22.5 milioni di dollari da Milwaukee nei prossimi cinque anni, non ha più necessità si pensare all’aspetto economico del suo prossimo contratto, potendosi concentrare solo su quello cestistico per trovare la miglior situazione possibile in questo momento della sua carriera. Il terzo: in 13 anni di carriera non era mai stato free agent, trovando sempre accordi coi Portland Trail Blazers in anticipo rispetto alla scadenza del contratto e venendo poi scambiato ai Bucks nell’estate del 2023.
Già tante squadre interessate a Damian Lillard
Al netto dell’età non più verdissima e del grave infortunio che potrebbe comprometterne ancora di più le prestazioni, Lillard rimane comunque un nome di rilievo in giro per la NBA — e potendolo prendere a “prezzo di saldo”, sono state registrate già una dozzina di squadre interessate a lui. Dalla sua decisione se firmare subito oppure no si determinerà anche la sua situazione fisica: in teoria potrebbe rientrare attorno al mese di marzo ed essere così pronto a dare il suo contributo in ottica playoff, anche se un infortunio grave come quello al tendine d’Achille (peraltro su un giocatore che non arriva all’1.85 di statura) suggerirebbe un percorso più cauto, saltando l’intera annata 2025-26 per ripresentarsi sul mercato dei free agent tra un anno. Uno scenario che in pochi si sarebbero potuti aspettare, ma che tutto sommato a Lillard non dispiace così tanto — a differenza di Giannis Antetokounmpo, che pare non aver gradito il modo in cui i Bucks hanno gestito la situazione.