L'allenatore degli Heat ha apertamento messo in discussione la professionalità e l'approccio del suo giovane centro, atteso alla sua seconda staigone nella lega dopo aver bene impressionato al debutto. Ma qualcosa non convince Spoelstra, che non usa troppi giri di parole: e incassa il sostengo di Dwyane Wade
Le statistiche del primo anno NBA di Kel’el Ware dovrebbero lasciare i Miami Heat entusiasti delle prospettive future del loro giovane centro da Indiana. Oltre 9 punti e soprattutto 7 rimbalzi a sera in poco più di venti minuti di campo (tirando il 55% dal campo) sono un ottimo punto di inizio per una matricola scelta a metà del primo giro. Non per coach Erik Spoelstra, evidentemente. “Lo so che l’anno scorso aveva solo 20 anni, e quest’anno 21, ma noi abbiamo aspettative maggiori su di lui”, ha dichiarato ai microfoni Spoelstra. Che non contesta assolutamente il rendimento del suo centro (“Il talento è tutto lì da vedere”) ma ha parole di fuoco per l’atteggiamento dimostrato da Ware durante la sua prima stagione: “La sua professionalità deve migliorare, così come deve migliorare per approccio e costanza, giorno dopo giorno. I nostri standard non cambiano: deve accettare di dover migliorare”, ha dichiarato con molta serenità, ma altrettanto fermezza, l’allenatore degli Heat.
Wade prende le parti di Spoelstra
A cui ha fatto eco una leggenda della squadra la cui voce a Miami conta ancora tantissimo, Dwyane Wade. "Coach Spo ha allenato degli Hall of Famer, ha vinto più di un titolo NBA, è stato in trincea più e più volte. Se devi dar retta a qualcuno, dai retta a Spo. Se il ragazzo [Ware] vuole davvero diventare un gran giocatore, il mio consiglio è di mettere in pratica quello che gli dice coach Spoelstra, ascoltarlo e fare quello che ti dice di fare”. Il mesaggio è chiaro: ora tocca a Ware rispondere. In campo.