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NBA, New Orleans dà fiducia (e tanti soldi) a Zion Williamson: garantito il suo salario

NBA
©Getty

Metà luglio era la scadenza prevista per permettere ai Pelicans di invertire (clamorosamente) rotta, disfarsi di Zion Williamson, risparmiare sul suo contratto e ripartire da capo. Ma il nuovo n°1 del front office Joe Dumars ha altre idee. E tanta fiducia nel suo giocatore

C'era una data (il 15 luglio) e una decisione da prendere: garantire (o meno) il salaro previsto dal contratto di Zion Williamson per la prossima stagione. Non una decisione da poco, come da poco non è la cifra in questione: 39.4 milioni di dollari. I Pelicans - in virtù delle clausole speciali contenute nel contratto - avrebbero potuto risparmiare quei soldi scegliendo di tagliare il giocatore, e così facendo risparmiando non solo i quasi 40 milioni previsti dal contratto per il 2025-26 ma anche gli ultimi due anni dell'accordo (che valgono altri 87 milioni di dollari). Invece Joe Dumars, nuovo n°1 del front office di New Orleans, ha scelto di continuare a dare fiducia all'ex prima scelta assoluta al Draft, convinto che tutta la NBA debba ancora vedere il miglior Zion Williamson. Il contratto per il 2025-26 del giocatore è stato così garantito, e ora al prodotto di Duke verrà chiesto di guidare la squadra nuovamente ai playoff, mancati lo scorso anno. 

Dietro al fallimento dell'ultima stagione dei Pels, oltre all'infortunio di Dejounte Murray, ci sono anche le sole 30 partite disputate dal loro n°1, numero che ha permesso alla franchigia di valutare se garantire o meno il salario 2025-26 di Williamson. Nel suo contratto, infatti, un 20% del totale è garantito se il giocatore ha superato con successo nella stagione precedente sei controlli su peso e massa grassa; un ulteriore 40% se ha disputato almeno 41 partite; un altro 20% con almeno 51; e un 20% finale con almeno 61. New Orleans, avendo Williamson disputato solo 30 gare, avrebbe quindi potuto evitare di corrispondere al giocatore l'80% del suo stipendio, se avesse scelto di tagliarlo. Ma così non è stato. "In Zion we trust", è (ancora) la parola d'ordine in Louisiana. 

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