I Los Angeles Lakers sono riusciti a mettere sotto contratto Marcus Smart, liberatosi con un buyout dagli Washington Wizards. Per superare la concorrenza di Suns e Bucks i gialloviola hanno utilizzato la carta Luka Doncic, che ha reclutato personalmente il Difensore dell’Anno del 2022 facendogli sapere di voler giocare insieme a lui. Questa mossa costerà ai Lakers due giocatori e mette sostanzialmente fine al loro mercato
Dopo aver perso Dorian Finney-Smith in free agency, i Los Angeles Lakers avevano assolutamente bisogno di un giocatore in grado di migliorare la loro difesa perimetrale, e come nel caso di Deandre Ayton il mercato dei buyout è venuto loro incontro. Marcus Smart si è liberato dal suo contratto con gli Washington Wizards e ha deciso di firmare un biennale da 11 milioni di dollari con i gialloviola, con il secondo anno in player option. Secondo quanto riportato da ESPN dietro alla scelta di Smart c’è anche lo zampino di Luka Doncic, che ha parlato direttamente col Difensore dell’Anno del 2022 e gli ha fatto sapere di avere grande voglia di giocare insieme a lui. Una notizia grandiosa per i Lakers, visto che Doncic potrà firmare un’attesa estensione di contratto il prossimo 2 agosto, che testimonia ancora una volta la sua volontà di impegnarsi con i gialloviola negli anni a venire.
Cosa può dare Marcus Smart ai Lakers
Con l’arrivo di Smart si chiude di fatto il mercato dei Lakers almeno tra i free agent, anzi li costringerà a rinunciare sia a Jordan Goodwin che a Shake Milton, entrambi con contratti non garantiti. I gialloviola hanno infatti bisogno di liberare abbastanza spazio sotto al primo apron che è scattato utilizzando la loro mid-level exception per Deandre Ayton e Jake LaRavia portandosi a un solo milione dall’hard cap, limitando così la loro possibilità di muoversi sul mercato dei free agent ai giocatori in uscita dai buyout da gennaio in poi. Al di là dei tecnicismi, insomma, i Lakers hanno investito tanto su Smart, che deve rivitalizzare la sua carriera: dopo essere stato ceduto dai Boston Celtics ai Memphis Grizzlies nell’estate del 2023, negli ultimi due anni ha disputato appena 54 partite (39 con Memphis in un anno e mezzo e le restanti 15 con gli Wizards) con cifre e percentuali in netto calo rispetto ai suoi anni in biancoverde, soprattutto per motivi fisici. Nella sua breve esperienza a Washington se non altro ha tirato col 39.2% su 3.4 conclusioni da tre a partita, che comunque non rimangono il suo forte (32.4% in carriera), così come la sua difesa non sembra più poter essere straordinaria come quella di tre stagioni fa che gli è valsa il premio di DPOY (la prima guardia a riuscirci dai tempi di Gary Payton). Al netto dei problemi fisici però Smart ha solamente 31 anni e ha sicuramente maggiori possibilità di guadagnarsi la fiducia di coach JJ Redick rispetto a Melton e Goodwin, che durante i playoff non hanno più visto il campo: con uno sponsor come Doncic alle spalle, c’è da pensare che il suo spazio in campo Smart lo avrà eccome.