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Mercato NBA, lo stallo tra Kuminga e Golden State blocca ogni movimento

NBA
©Getty

La situazione tra Jonathan Kuminga e i Golden State Warriors ha raggiunto una fase di stallo: il restricted free agent non ha alcuna fretta di accettare nessuna delle offerte fatte dalla squadra e allo stesso tempo gli Warriors non ritengono accettabili le offerte di sign-and-trade di Kings e Suns arrivate finora. Una situazione che blocca completamente il mercato di Golden State, l’unica squadra che non ha fatto movimenti in entrata in tutta la NBA

Di tutte le 30 squadre NBA, gli unici a non aver effettuato nessun movimento in entrata sono i Golden State Warriors: nessun giocatore rifirmato, nessuno scambio, nessun free agent in arrivo. L’unica notizia è l’addio di Kevon Looney, per il resto la squadra è rimasta esattamente la stessa rispetto a quella che ha perso al secondo turno dei playoff contro Minnesota. Con un grosso asterisco: quello di Jonathan Kuminga. Il numero 00 è infatti alle prese con una complicatissima restricted free agency: gli Warriors hanno la possibilità di pareggiare qualsiasi offerta gli arrivi, ma l'assenza di spazio salariale in giro per la NBA rende impraticabile che Kuminga firmi alla cifre che vorrebbe ottenere (dai 25 milioni di dollari annui in su) sul mercato. Questo lascia solo due altre opzioni: rinnovare con Golden State oppure una sign-and-trade con un’altra squadra.

Perché la situazione di Kuminga è in stallo

Secondo quanto riportato da Anthony Slater di ESPN, però, entrambe le strade sono a un punto morto: le offerte fatte dagli Warriors per rinnovare non sono state prese in considerazione da Kuminga, il cui rapporto con la franchigia è ormai compromesso dopo quattro anni in cui il suo ruolo è cambiato costantemente, venendo anche messo in panchina per scelta tecnica nella serie contro Houston. I tentativi di coach Steve Kerr di ricostruire il rapporto con il giocatore non sono andati a buon fine e Kuminga non ha alcuna fretta di accettare quanto proposto dalla squadra. Allo stesso tempo però gli Warriors non hanno trovato una sign-and-trade che li convinca: le offerte arrivate dai Sacramento Kings e dai Phoenix Suns contengono tutte giocatori con un contratto che loro ritengono negativo oppure non contengono un giovane giocatore e una prima scelta al Draft che pretendono di ricevere in cambio di un giocatore su cui hanno investito la settima scelta assoluta nel Draft del 2021.

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È molto probabile che la situazione continuerà a protrarsi ancora per molto tempo, mantenendo in pausa l’intero mercato di Golden State. Secondo quanto riportato gli Warriors stanno aspettando di capire come si risolverà la questione Kuminga anche per capire che tipi di giocatori riceveranno eventualmente da un suo scambio. Le firme di Al Horford (che non ha ancora deciso se continuare o ritirarsi), De’Anthony Melton (di ritorno dopo essersi rotto il crociato un anno fa) e Seth Curry (che si riunirebbe al fratello Steph) sono state messe tutte in pausa. Una data chiave può essere quella dell’1 ottobre: per assicurarsi la possibilità di pareggiare qualsiasi offerta in free agency, gli Warriors hanno dovuto da regolamento avanzare a Kuminga una qualifying offer da 7.9 milioni per un anno, una "soluzione ponte" che permetterebbe a Golden State di sbloccare il mercato e a Kuminga di avere una sorta di "no-trade clause" per una stagione ed eventualmente essere free agent senza restrizioni nel 2026, quando ci sarà più spazio salariale. Una soluzione che non piace particolarmente a nessuno, ma che proprio per questo potrebbe essere quella che scontentando tutti li mette d’accordo, prendendo altro tempo per risolvere definitivamente una delle questioni più intricate di questo mercato. Kuminga ha tempo fino all'1 ottobre per accettare quell'offerta, ma mancano ancora due mesi a quella data: nel frattempo si cercherà un'altra soluzione.

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